VIAREGGIO. “Apprendiamo con perplessità dalla stampa del nuovo tentativo della compagine Polo Nautico di ottenere il frazionamento dell’area ex Sec nella Darsena viareggina: stavolta il bersaglio è l’Autorità portuale regionale, rea di non aver ancora dato il via libera all’iter tanto atteso da alcuni soci di Polo Nautico, i quali hanno pensato bene, stavolta, di agire attraverso una diffida verso l’ente regionale”. Lo scrive Lamberto Pocai della Fiom-Cgil.

“Ci chiediamo: dall’ultima volta ad oggi – nel frattempo sono trascorsi diversi mesi – cosa è cambiato per indurre questi soggetti a riproporre questa assurda pretesa in loro favore? Praticamente niente. E se qualcosa è cambiato sicuramente non è in meglio.

Lamberto Pocai cgil“Abbiamo già avuto modo di dichiarare più volte – recentemente davanti alla commissione regionale emergenza lavoro e al sindaco di Viareggio – la grave situazione che imperversa nella Darsena, dentro la quale Polo Nautico non è certo ai margini. La maggior parte delle imprese socie continua a far uso dei diversi ammortizzatori sociali – sono circa duecento i lavoratori coinvolti nell’area di Polo Nautico – senza considerare i fuoriusciti, le difficili situazioni dei soci minori o dell’emorragia che dissangua gli appalti e le imprese della filiera.

“Diversamente da altre realtà produttive che fanno i conti con la stessa crisi, qui non c’è traccia di piani industriali e si continua a vivere giorno per giorno. Nel frattempo, l’approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali e l’incertezza generale che regna, non favoriscono l’accesso alle proroghe, alle deroghe od ancor meglio ai contratti di solidarietà.

“La manifestazione di interesse di San Lorenzo spa che vorrebbe rilevare una parte della Fipa Yacht, da sola non è sufficiente a comprovare il superamento delle annose questioni di Polo Nautico e, se da una parte rappresenta sicuramente una notizia positiva, dall’altra lascia spazio a conseguenze di segno opposto.

“Il trasferimento delle costruzioni in acciaio da Massa a Viareggio lascia un vuoto produttivo con possibili ricadute non ampiamente valutate nella provincia massese e di fatto non rappresenta un potenziamento od un ampliamento dell’attività produttiva di questo cantiere. La scelta di portare le costruzioni nell’area di Polo Nautico porterà lavoro in quell’area, ma nel ramo dell’acciaio la San Lorenzo non è in condizioni di gestire un’attività produttiva diretta e quindi ricorrerà quasi sicuramente alla completa esternalizzazione del ciclo produttivo. Questo contrasta con la necessità di dare certezze occupazionali ai dipendenti di Fipa e di Polo Nautico assegnati alle strutture oggi oggetto del ramo di affitto. Inoltre l’esternalizzazione della mano d’opera non è detto che favorisca una ripresa degli appalti locali che sono in forte crisi.

“L’espansione di San Lorenzo nell’area di Polo Nautico limita e riduce il socio di maggioranza Fipa Yacht del consorzio, sul quale fino ad oggi buona parte dei soci hanno contato per compensare i problemi economici che attanagliano la società consortile. Un rischio ulteriore di natura occupazionale potrebbe riguardare i dipendenti che rimangono in quota a Fipa Yacht e coloro che dipendono dalle imprese socie minori.

Foto polonauticoviareggio.it
Foto polonauticoviareggio.it

“Questo cambiamento sicuramente comporterà la modifica degli assetti nella società consortile e forse non è un caso che contestualmente alla manifestazione di interesse sia partita la diffida all’Autorità regionale.

“Fermo restando i ritardi incolmabili che insistono e l’incapacità di tutta la politica di togliere le castagne dal fuoco, la diffida all’Autorità portuale regionale da parte di Polo Nautico, piuttosto che chiedere a questa di portare a termine il processo di insediamento delle commissioni consultive per darsi la più completa operatività, ci sembra un’idea folle e ignobile.

“Questo non vuole negare la sete di risposte chiare e precise in merito, ma prima di avanzare tali pretese sarebbe bene che ‘lor signori’ dicessero prima con altrettanta chiarezza cosa intenderebbero fare con dette aree una volta acquisite singolarmente, a fronte dell’incertezza che oggi regna. Quali garanzie e certezze concrete sono in condizioni di dare in cambio dell’appropriazione e dell’utilizzo di un bene comune quali sono le concessioni demaniali?

“Se qualcuno pensa che tale operazione sia possibile solo a colpi di diffide o ricorsi giuridici, è bene che abbia chiaro in testa che sul piano formale può anche accadere ma all’atto pratico, un minuto prima, dovrà vedersela con tutti i lavoratori e le lavoratrici che in tutti questi anni hanno pagato molto più di quanto a loro era stato richiesto e se non era per il contributo dato anche dagli stessi lavoratori Polo Nautico non sarebbe mai esistita.

“Le suddette questioni saranno oggetto di approfondimento nella riunione promossa dalla Fiom Cgil regionale il 23 maggio presso la Camera del Lavoro di Viareggio, al fine di costituire un coordinamento regionale della nautica e nell’assemblea dei lavoratori di Polo nautico, Fipa e San Lorenzo convocata per martedì 27 maggio presso la Polo Nautico”.

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