FIRENZE. Avrebbe distratto beni mobili e immobili per 1,4 milioni di euro dalla sua ditta provocandone il fallimento. Questa l’accusa che ha portato all’arresto, in esecuzione di custodia cautelare ai domiciliari, di un imprenditore di 51 anni, fiorentino, titolare fino al 2012 di una ditta individuale specializzata nell’assistenza per l’accesso al credito da parte di operatori commerciali e del settore del turismo. Bancarotta fraudolenta il reato contestato.

Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Firenze e coordinate dal pm Christine Von Borries, nel periodo immediatamente precedente al fallimento della ditta, l’uomo avrebbe distratto circa 600.000 euro dai soli conti correnti aziendali, denaro usato per la ristrutturazione di una villa di sua proprieta’ a Camaiore (Lucca). Altri 630.000 euro, in base a quanto ricostruito dagli estratti conto delle carte di credito aziendali, li avrebbe spesi facendo acquisti in orologerie, gioiellerie, centri benessere, negozi di abbigliamento.
Scomparsi dalla ditta, prima del fallimento, anche tutti i pc e gli arredi. Inoltre, sempre secondo quanto accertato, l’uomo avrebbe distratto altro denaro per circa 160.000 euro utilizzato per spese varie.
In base a quanto riferito dalla gdf, il cinquantunenne agiva come una sorta di broker, facendo da intermediario tra alcune banche fiorentine e piccoli imprenditori, tra cui soprattutto commercianti, che chiedevano di accedere ai finanziamenti. In cambio della clientela che forniva alle banche, in alcuni casi gli istituti bancari gli avrebbero concesso degli ingenti prestiti, dal valore complessivo di alcuni milioni di euro.(ANSA).

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ultimo aggiornamento: 30-05-2014


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