VIAREGGIO. “Un teatrino davvero inaccettabile quello messo su ieri dalla giunta del sindaco Betti, assente per il famoso viaggio ad Abu Dhabi”: così Rossella Martina, capogruppo consiliare di Viareggio Tornerà Bellissima, definisce il consiglio comunale aperto di ieri sera martedì 3 giugno sulle antenne della telefonia mobile.

“Contro l’installazione indiscriminata delle antenne telefoniche in città hanno parlato i comitati di Via Matteotti, del Marco Polo, del Varignano e molti altri rappresentanti di cittadini. Rispettosi e preparatissimi hanno fornito ai consiglieri comunali un’ampia documentazione e spiegato con chiarezza che a Viareggio anche in questo campo vige il caos.

“Il piano da approvare è sul sito del Comune ma non si apre, il numero delle antenne presenti sul territorio non è stato fornito, non si è spiegato come è spuntata nottetempo l’antenna di Via Matteotti né tantomeno sono state fornite le richieste documentazioni relative ai permessi, non si è risposto a chi chiedeva quanto ci guadagna il Comune dagli impianti, non è stata fornita la relazione Arpat e infine non è stato chiarito come e dove si vuole intervenire in base alle 31 nuove richieste di impianti fatti dai gestori telefonici.

“L’amministrazione dopo gli interventi dei cittadini ha pensato bene di mettere in campo i tecnici e nascondersi dietro di loro. I tecnici comunali hanno spiegato come hanno lavorato fin qui, ergo hanno seguito quelle che erano le indicazioni della politic). Ma l’asso nella manica dell’amministrazione, per fugare ogni dubbio, era il dottor Alfio Turco, direttore della Polab di Cascina, una società che per l’appunto fa i piani delle antenne per i Comuni e li ha fatti anche per quello di Viareggio sia nel 2009 sia nel 2013.

rossella martina“Questo signore intanto ha cominciato a parlare senza essere presentato da nessuno e senza che nessuno – nemmeno lui stesso – dicesse a quale titolo parlava. Un pubblico meno preparato di quello presente ieri sera, avrebbe potuto pensare che era un tecnico del Comune o addirittura un tecnico super partes. Ma molto interessanti sono le cose di cui ha cercato di convincerci. Ovvero che ogni battaglia contro le multinazionali della telefonia è inutile perché – mostra lista di sentenze – i Comuni sono sempre soccombenti. Che la legge è imprescindibile qualunque cosa dica. Che su certe antenne i cittadini non hanno presentato ‘osservazioni’ e quindi – in pratica – di cosa vengono a lamentarsi a cose fatte?

“Perle particolarmente apprezzate: più antenne ci sono e meno elettromagnetismo si sviluppa nelle aree non adiacenti anche se sì, nelle vicinanze, le onde possono aumentare…; con le nuove tecnologie siamo destinati a subire montagne di onde crescenti (da 6 a 18 volt/metro) ma questo è il progresso e dunque rassegniamoci. Un lungo discorso che nei calcoli dell’amministrazione doveva tappare la bocca a tutti. Ma così non è stato. I cittadini hanno tentato di ribattere ma il presidente del consiglio Vannucchi lo ha concesso a un solo rappresentante e poi si è data la parola a un consigliere comunale per ciascun gruppo per cinque minuti. Per fortuna sufficienti per ristabilire un minimo di verità e lealtà nei confronti dei cittadini.

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

“Per quanto mi riguarda – confesso che ero furibonda e quindi il mio intervento è stato particolarmente ‘appassionato’ – ho detto che un’amministrazione non può nascondersi dietro ai tecnici per evitare di dare risposte politiche, anzi una sola risposta e cioè che la salute dei cittadini sta al primo posto e quindi ogni battaglia deve essere tentata e non si può e non si deve chinare il capo nemmeno di fronte a leggi dello stato. Soprattutto se queste appaiono – come è stato asserito ma io voglio approfondire la faccenda che secondo me è stata presentata in modo semplicistico e un po’ ‘terroristico’ – palesemente ingiuste e favoriscono spudoratamente le multinazionali.

“Ho fatto mie le indicazioni dei comitati e in particolare quelle di Marcello Ricci del Comitato Marco Polo chiedendo la sospensione nell’immediato di tutte le prossime installazioni e la revisione delle esistenti in attesa del nuovo piano che dovrà essere concertato con i comitati e partecipato nel modo più ampio.

“Dopo gli interventi dei consiglieri – secondo me costretto dalle nostre accalorate osservazioni – ha preso la parola ormai a tarda notte l’assessore all’ambiente Giannerini che ha cercato di recuperare e si è impegnato a rivedere i siti esistenti e di creare un tavolo tecnico con i comitati per la stesura del nuovo piano. Con un decisionismo degno di un primo cittadino ha dato indicazione all’assessore al bilancio di trovare i soldi per fare il nuovo piano: guardiamo a chi sarà affidato. Cercando sul web abbiamo scoperto che il costo medio di un piano per una città delle nostre dimensioni fatto dalla Polab è di circa 40mila euro”.

(Visitato 49 volte, 1 visite oggi)

“Scorretto che sia il presidente di una commissione consiliare a scegliere il suo vice”

“Con i lavori di via del Secco emergono criticità e limiti di questa amministrazione”