LIDO CAMAIORE. “I lavori in via del Secco sono l’ennesimo clamoroso errore dell’Amministrazione Del Dotto, come dimostrano i problemi alla viabilità emersi nello scorso fine settimana e come ribadiscono anche gli articoli usciti in questi giorni sulla stampa locale, in seguito alla mia denuncia della scorsa settimana. Ma andiamo con ordine”.
Così l’intervento di Pier Francesco Pardini, consigliere e capogruppo Udc a Camaiore. ” Il weekend appena trascorso ha confermato le mie perplessità, con una viabilità pesantemente rallentata a causa del cantiere, con grossi problemi non solo su via del Secco, ma anche su via Italica e via Alfieri (quest’ultima oltretutto è una via stretta, senza marciapiede e quindi un aumento del traffico comporta in questa strada problemi di sicurezza anche per i residenti). Difficoltà facilmente prevedibili, ma ignorate dal Sindaco Del Dotto e dall’Assessore Leo, che forse non conoscono Lido e non hanno capito che è una frazione rivierasca, che in estate ha un’impennata di residenti e turisti. Ribadisco quindi il mio “no” assoluto all’intervento, fallimentare sia per i tempi scelti, sia per il progetto in se stesso: la pista poteva infatti essere realizzata anziché sul lato Pietrasanta (con conseguente distruzione di un marciapiede in perfetto stato e perdita di posti auto) sul lato Viareggio, dando anche una maggiore continuità di percorso con la ciclabile che passa davanti alla Misericordia, senza costringere i ciclisti a un assurdo zig zag”.
“A questo punto – prosegue Pardini – non rimane che salvare il salvabile: chiudere al più presto i lavori già avviati e rimandare poi il tutto al periodo autunnale, visto che si tratta di un progetto assolutamente non prioritario. Ci sono ben altri interventi sul territorio non più rimandabili, come la messa in sicurezza di molte strade, che i cittadini continuano a richiedere, pur rimanendo inascoltati. Nel tentativo di rispondere alle critiche, l’Amministrazione ha dichiarato che l’intervento in questione era stato presentato dall’Assessore competente e concordato con le categorie economiche, affermazione smentita clamorosamente dalla Confcommercio, che ribadisce invece la propria opposizione. Viene da chiedersi, quindi, con chi siano stati concertati i lavori. Mancanza di concertazione all’esterno, ma problemi anche all’interno, visto che Carrai, Assessore al Turismo, ha espresso il proprio dissenso in relazione all’intervento; encomiabile per la sincerità, il nostro Assessore, ma una domanda sorge spontanea: perché questa contrarietà non l’ha dichiarata nella seduta di Giunta durante la quale è stato approvato il progetto, con
il suo stesso voto? Siamo di fronte a un altro Assessore dell’Amministrazione Del Dotto che non conosce le pratiche che approva? Mi riferisco, ovviamente, alle parole dell’Assessore alle Finanze, nonché vice Sindaco, Pierucci che qualche mese fa, rispondendo alle polemiche relative a un contributo concesso all’associazione di cui fa parte il figlio dello stesso vicesindaco, dichiarò che della delibera in questione “non ne sapeva davvero niente”. Da quando gli Assessori non sanno niente delle pratiche che approvano? Cosa fanno allora durante le Giunte?”
” È evidente – continua l’esponente Udc – che lo scontento che da mesi e mesi viene dichiarato dai cittadini di Camaiore serpeggia anche in Giunta: ci sono chiaramente problemi in maggioranza. Sono molto preoccupato come politico ma soprattutto come cittadino di questo modo di amministrare il nostro Comune. Quale garanzie ho per il futuro di Camaiore, se progetti come quello dei lavori in via del Secco, che sono invasivi per la frazione e che comportano un certo costo, sono presi senza un’attenta valutazione da parte di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza e che rappresentano i cittadini? È essenziale cambiare immediatamente rotta: Del Dotto deve iniziare a occuparsi dei problemi del territorio, delle manutenzioni, della salvaguardia del bene pubblico, anziché avventurarsi in progetti estemporanei, assurdi e dannosi. E deve imparare, finalmente, ad ascoltare i cittadini e prendere decisioni condivise e trasparenti”.
