VIAREGGIO. “Finalmente una bella notizia per l’Isola del Giglio: il relitto della Costa Concordia verrà rimosso per essere spostato in un porto italiano – Genova o Piombino”. Lo scrive Emiliano Favilla, capogruppo consiliare della Federazione della Sinistra a Viareggio nonché presidente del Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano.

“Il trasporto del relitto dovrebbe avvenire nei giorni tra il 12 e il 20 luglio ed è questo il momento più rischioso: all’interno della nave ci sono ancora circa 160 tonnellate di liquidi inquinanti, residui di carburante e olii che non si è riusciti ad asportare quando furono svuotati i serbatoi per via della posizione della nave, liquidi che potrebbero uscire, creando un serio problema ambientale.

“Siamo ben contenti che si sia scelta l’opzione italiana, che di certo contribuirà anche a favorire lo sviluppo di una nuova filiera economica ed occupazionale nel nostro paese ed a cancellare la vergogna delle rottamazioni a buon mercato in paesi meno attenti alla sicurezza degli addetti e alla sostenibilità delle operazioni di gestione dei relitti. Sappiamo bene però che nei serbatoi della Costa Concordia si trovano ancora una grande quantità di idrocarburi ed altre sostanze inquinanti che minacciano l’ecosistema marino con le sue circa 160 tonnellate di liquidi inquinanti, residui di carburante e olii che non si è riusciti ad asportare quando furono svuotati i serbatoi per via della posizione della nave.

“Pertanto ci preme segnalare la necessità di evitare inutili pericoli, durante le fasi di rotazione e del trasporto del relitto. Fondamentale sarà la scelta del porto più vicino all’isola del Giglio, un porto italiano, dove il principio di scelta non può essere unicamente la convenienza economica, bensì quello del minor impatto ambientale e dei minori rischi per l’ecosistema marino del nostro Arcipelago Toscano”.

“In ogni caso i balneari rappresentanti il Comitato salvataggio Imprese e turismo Italiano vigileranno e seguiranno con attenzione le fasi di trasporto del relitto per controllare che le operazioni avvengano in modo sicuro ed efficace e che non si verifichino rilasci di sostanze inquinanti durante il trasporto. Trasporto che durerà circa cinque giorni se il relitto portato a Genova, mentre se lo stesso verrà portato a Piombino, come auspichiamo, la navigazione sarà molto più breve e sicura.

“Ma la vicenda della nave Concordia non si chiude con la rimozione e lo smantellamento del relitto: manca ancora il ripristino dello stato dei luoghi, la bonifica delle opere, la rimozione del cantiere e soprattutto il risarcimento del danno ambientale”.

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