FORTE DEI MARMI. Il comandante della polizia municipale Giuseppe Antonelli risponde all’interrogazione avanzata dal rappresentante del Gruppo di opinione di via Versilia Vivaldo Tonini, in merito alle contravvenzioni emanate dai vigili urbani in servizio sul territorio. “Faccio presente – spiega Antonelli- che gli agenti sono soliti adottare misure idonee e commisurate alle situazioni da fronteggiare. In particolare, il loro modus operandi viene calibrato e contestualizzato alle situazioni che, di volta in volta, si presentano. Per quanto possibile la nostra vuole essere una funzione deterrente rispetto alla commissione delle varie infrazioni, svolgendo anche una funzione, per così dire, educativa per la cittadinanza. Ovviamente, qualora le circostanze lo richiedano, è necessario intervenire con la sanzione, ma sempre in modo corretto e adeguato. La “tolleranza di parcheggio” di cui si parla nell’articolo menzionato non è altro che la commisurazione dell’operato del vigile al contesto operativo e non una disparità di trattamento tra gli utenti. Del resto, quello della Polizia Municipale è un mestiere che, come tanti altri, richiede una contestualizzazione delle situazioni che deve essere fatta di volta in volta.
Non tutte le situazioni sono uguali e non sempre possono essere applicate le medesime sanzioni indiscriminatamente (pensiamo ad esempio al disabile che ha bisogno di raggiungere una particolare zona o al medico che deve effettuare una visita a domicilio urgente). L’agente operante è a conoscenza della situazione e agli occhi dell’utenza, ignara della circostanza, potrebbe perfino apparire come una sanzione non comminata e discriminante rispetto ad altri utenti. Non si tratta di una catena di montaggio, dove le attività sono ridotte a pochi gesti che l’operario compie in modo ripetuto e uguale, rimanendo fermo nella postazione di lavoro. Quelle cui ci troviamo di fronte – conclude il comandante – sono situazioni che variano, così come varia il contesto operativo”.
