VIAREGGIO. “Ho ricevuto la richiesta del liquidatore della Viareggio Versilia Congressi fatta pervenire al sindaco, all’assessore alle finanze, al segretario generale e al presidente del consiglio comunale, quindi per conoscenza anche a tutti i consiglieri comunali”. Lo fa sapere Maximiliano Bertoni, capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Controllo e Garanzia sulla Viareggio Patrimonio.

“Il dottor Riccardo Cima chiede di procedere a riguardo dell’apertura di una procedura di interpello, presso la sezione regionale della Corte dei Conti, per sottoporre alla stessa le situazioni della Viareggio Versilia Congressi e della Viareggio Patrimonio, prima di procedere alla definitiva liquidazione – e quasi certamente alla conseguente procedura di fallimento – della prima.

“La richiesta era già stata proposta tramite carteggi datati 20 marzo 2014 e ribadita in Commissione Controllo e Garanzia sulla Viareggio Patrimonio. Personalmente, vista anche l’incertezza dell’interpretazione normativa, riterrei la stessa una scelta prudente, che contribuirebbe a sgombrare il campo a problematiche giuridiche, almeno in una direzione – quella della ricapitalizzazione dell’azienda mediante conferimento di strutture ed arenile e successiva vendita a soci privati – permettendo ai consiglieri comunali di esprimersi in tal senso, senza la spada di Damocle nella Magistratura.

“Nel documento si leggono numerose motivazioni, alcune già riportate dal sottoscritto e dalla stampa e considerazioni circa il conferimento dei beni alla Viareggio Versilia Congressi: interruzione del flusso debitorio con la Viareggio Patrimonio, possibilità di accollarsi direttamente il mutuo derivante dall’acquisto del Principe, ricapitalizzazione funzionale alla tutela dei creditori secondo il D.L. 78/2010, ‘costo zero’ per l’ente in quanto passaggio di beni tra due società. Si sottolineano inoltre la complessità, sotto i profili giuridici ed economici, dell’operazione, evidenziando anche come la scelta della definitiva liquidazione sia non solo di natura tecnica, ma anche politica, paventando ancora una volta obbligazioni di natura giuridico-patrimoniale in capo all’amministrazione ed ai consiglieri comunali.

“Nelle scorse elezioni la città ha scelto un candidato sindaco ed una forza politica perché si assumessero la responsabilità di governare la città ed i suoi problemi, i cittadini hanno anche coerentemente scelto di collocare il sottoscritto ed il MoVimento 5 Stelle all’opposizione. Interpretando chiaramente questa scelta non posso che concludere di essere stato eletto – come espresso in campagna elettorale – per non avvallare determinate scelte della maggioranza, votando provvedimento per provvedimento, specie se la stessa prospetta ricadute economiche pesantissime sulla città ed oltretutto giuridiche sulla mia persona e sui componenti il nostro gruppo consiliare.

“Per questi motivi, stante anche le difficoltà cui andrebbe incontro la Viareggio Patrimonio – lo squilibrio di oltre 2 milioni e mezzo di euro derivanti dal fallimento della Viareggio Versilia Congressi la avvierebbe quasi inesorabilmente alla liquidazione per bilancio in negativo per il terzo anno di fila – se la scelta di consultare la Corte dei Conti e sgombrare il campo ad un possibile intervento della magistratura contabile e non non sarà avvallata, non potrò che optare per la non partecipazione al voto sulla delibera di liquidazione della Viareggio Versilia Congressi”.

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