MARINA DI PIETRASANTA. Non solo un atto dovuto, ma un gesto colmo di riconoscenza e gratitudine verso chi si è adoperato e battuto con forza per restituire alla comunità di Pietrasanta un patrimonio prezioso come la Versiliana.

Da sabato 5 luglio 2014 una lapide alla memoria di Rolando Cecchi Pandolfini, ex sindaco di Pietrasanta e Gaetano Pasquinucci, pediatra ed ex consigliere comunale, ricorderà ad ogni visitatore che varcherà l’ingresso del parco, la lungimiranza e il merito di due uomini, che si sono impegnati per rendere pubblico il parco e la villa della Versiliana.

L’iniziativa, concertata dall’Amministrazione guidata da Domenico Lombardi, dalla Fondazione La Versiliana e dall’Associazione Culturale Rolando Cecchi Pandolfini, si colloca non a caso nel 25° anno dalla scomparsa di Rolando Cecchi Pandolfini, che per tre lustri dal 1970 al 1985 fu stimato e apprezzato sindaco di Pietrasanta.

“Uomini di cultura, politici di grande saggezza, Cecchi Pandolfini e Pasquinucci, avevano a cuore la crescita e lo sviluppo di Pietrasanta – afferma il sindaco Lombardi – e avevano ben capito che il Parco rappresentava un pezzo di storia della Versilia. Certi che solo l’acquisto da parte del Comune, poteva preservarlo integro e al sicuro da ogni pericolo di speculazione edilizia, intrapresero per questo alla fine degli anni ’70 una lunga battaglia, affinché questo sogno diventasse realtà”.

“Dobbiamo molto a queste persone – commenta la presidente della Fondazione La Versiliana Dianora Poletti, In quegli anni si è formata una classe dirigente che ha guidato la città cercando di valorizzare la risorsa culturale. Oggi ci sembra di essere di casa tra questi pini. Invece, ci volle una azione risoluta e condivisa con la città. Come Fondazione La Versiliana cerchiamo ogni anno di proporre un calendario di appuntamenti che sia in linea con la bellezza di questi luoghi. È l’omaggio migliore che possiamo fare a questi uomini illuminati che hanno consegnato alla comunità di Pietrasanta questo patrimonio’.

Il 24 giugno del 1980, la tenuta della Versiliana, la villa e gli immobili annessi, proprietà dei Mattioli, furono acquistati con il voto unanime del consiglio comunale di Pietrasanta per la cifra di 2 miliardi e 600 milioni di lire, pagati grazie ad una politica di risparmi sulla spesa che il Sindaco da tempo aveva messo in atto in previsione dell’acquisto della tenuta. La Versiliana era un’area che era sempre stata della comunità di Pietrasanta e fu una legge promulgata dal fascismo a consentirne il passaggio a proprietà privata e quindi interdetta a cittadini e visitatori.

Una trattativa complessa condotta dal Sindaco, in prima persona, ma con l’aiuto e l’intermediazione dell’amico Gaetano Pasquinucci, il grande medico già consigliere comunale del Comune di Pietrasanta. Si trattò di una trattativa prima privata per definire i termini della transazione, poi coinvolgendo i rappresentanti dei partiti, per definire i dettagli dell’operazione.

Un protagonista di questa fase politica fu Manrico Nicolai oggi direttore generale della Fondazione: “Per parlare di quella sera in cui votammo per l’acquisizione della Versiliana, bisogna tornare alle parole che il Sindaco Cecchi Pandolfini disse nell’illustrare la proposta al Consiglio “Credo che questo patrimonio debba avere un uso culturale – turistico nel senso che possono essere prese iniziative che hanno riflesso sull’attività turistica”. L’intelligenza del sindaco e del prof. Pasquinucci fu quella renderli fin da subito fruibili e disponibili per le attività culturali. Nasceva così la prima edizione del Festival della Versiliana”.

La lapide commemorativa, che sarà posta all’ingresso della Versiliana sarà scoperta con una cerimonia che si svolgerà sabato 5 luglio alle ore 11.00 e alla quale parteciperanno anche i familiari di Cecchi Pandolfini e Pasquinucci, alla presenza del Sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi, della presidente della Fondazione La Versiliana Dianora Poletti, del direttore generale della Fondazione Manrico Nicolai, del presidente dell’associazione culturale Rolando Cecchi Pandolfini Giuliano Rebechi e dell’ex presidente della Regione Toscana Marco Marcucci.

La lapide, in marmo bianco delle Apuane è stata realizzata e donata dalla ditta di scultura “Bertozzi & Frediani” di Pietrasanta.

 

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ultimo aggiornamento: 02-07-2014


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