VIAREGGIO. “In tanti mi pongono domande dirette, miste a critiche ed apprezzamenti, sulla situazione del comune di Viareggio: credo che anche noi come Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, riuniti nella Federazione della Sinistra, una riflessione come partiti e con i nostri elettori la dobbiamo fare. È importante riflettere soprattutto sul fatto che in una situazione così difficile restare nella maggioranza sia utile, comunque, per contribuire a evitare disastri peggiori”. Lo afferma Emiliano Favilla, capogruppo consiliare della Federazione della Sinistra.
“Io credo di sì perché al peggio, come si sa, non c’è mai fine. Ma non possiamo restare senza una nostra posizione critica se quelle questioni non ci convincono: ci dobbiamo sempre confrontare con trasparenza e lealtà nella maggioranza per portare avanti proposte nell’interesse della città, e tutto questo con più unità al nostro interno, cercando anche di recuperare un rapporto con Sel e guardando anche al Movimento 5 Stelle. Dobbiamo pensare soprattutto a quella parte più debole che in momenti di crisi è quella che viene maggiormente penalizzata.
“La situazione finanziaria del Comune è quella che conosciamo: come ci siamo arrivati è tuttora frutto di un acceso dibattito. Ci sono sicuramente responsabilità passate di cattiva gestione ma anche situazioni oggettive di una crisi di sistema senza precedenti che ha fatto venir meno risorse importanti.
“Come uscirne non è facile dirlo: credo però che una buona amministrazione, trasparente, aperta al confronto con la città, facendo tutto quanto è possibile fare, sia un buon metodo. Bisogna evitare, per portare un esempio, che scontri ‘ragionieristici’ sul privilegiare il Carnevale o il sociale siano proprio da evitare. Bisogna metterci in testa che Viareggio – forse anche l’intera Versilia – del Carnevale non può farne a meno perché è una risorsa indispensabile, come non può non avere un occhio di riguardo per la disperazione che vive il sociale.
“È vero anche che la nostra città ha anche delle risorse: penso al porto, sul quale bisogna metterci testa, volontà e coraggio perché sia un volano economico mettendo a stare, una buona volta, profittatori e rendite parassitarie su di un bene pubblico.
“Soprattutto nei momenti difficili, deve essere la buona politica a prevalere sulle scelte da compiere. Ecco perché vanno evitati i commissari e quei ‘dibattiti esclusivamente tecnici’ che guardano a testa bassa solo i conti”.
