VIAREGGIO. “Prima di tutto vorrei tornare a ripetere che, giunti oltre la metà di luglio, i consiglieri comunali che dovranno decidere se votare o non votare i conti del Comune e un’eventuale manovra di risanamento sono ancora privi del benché minimo straccio di documento che riguardi il bilancio. Voglio proprio vedere, stante in questi termini la situazione, quali saranno quei consiglieri comunali che si faranno carico, al buio più totale, di votare atti che comportano responsabilità giuridiche e contabili della portata che si legge sui quotidiani”. Lo afferma Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento dei Cittadini.

“Se, come è chiaro anche nella migliore delle ipotesi, ci consegneranno le carte ad una manciata di giorni dalla seduta, cosa ci andiamo a fare in consiglio comunale? Chi se la sente di condividere con la giunta Betti numeri, strategie e procedure delle quali, fino ad oggi, nessuno di noi è stato messo a conoscenza? Dobbiamo credere sulla parola perchè ce lo dice il ‘consigliere Romanetti’?

“Sia chiaro: il sottoscritto non ha niente di cui preoccuparsi perché ha fatto l’opposizione alla giunta Marcucci, alla giunta Lunardini e ora alla giunta Betti, non condividendo con queste amministrazioni nemmeno uno spillo. Ma la firma in bianco non la metterei mai per nessuno, figuriamoci per il ‘cerchio tragico’ di Betti. Anche perché, a dispetto di quanto va dicendo il sindaco sull’operazione verità, revisori dei conti e uffici sono ancora asserragliati in Comune perché mancano parecchi dati e le ‘resistenze’, in un modo o nell’altro, sono lungi dall’esser state domate con il rischio di finire ad agosto e senza deroga della Prefettura.

“Al momento i numeri della Patrimonio, vere e proprie sorprese, sono tutti da verificare e manca ancora la Relazione Tecnica del Dirigente Finanziario. E poi, mi pare evidente, già quanto è stato scritto sui giornali basta e avanza per capire quale mai possa essere la stazione di arrivo. Al di là dell’impegno del ragioniere capo Salvo Santoro che, non a caso, i rappresentanti delle ‘sabbie mobili’ volevano subito licenziare, non credo che il giudizio dei revisori dei conti su quei numeri possa essere positivo.

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

“In questa direzione, un campanello d’allarme è già suonato: l’amministrazione non ha formalizzato alcuna controdeduzione alla Corte dei Conti nel termine del 14 luglio scorso, e questo perché non vi era alcun rilievo da muovere alle contestazioni avanzate dall’organo contabile al Comune di Viareggio. La sentenza è già scritta, o no ? C’è bisogno del Mef per capirlo o è già chiaro?

“Del resto, anche se avvenisse un miracolo e la giunta dovesse portarci in consiglio ‘solo’ una proposta di predissesto cioè un piano decennale di responsabilità, su quali elementi di credibilità potrebbe chiedere il voto un sindaco così impreparato e così debole, anche politicamente? Chi ce la garantisce la solidità del lavoro che racconta di fare, la sua mamma?

“Il piano di predissesto prevede il controllo della Corte dei Conti ogni sei mesi con conseguente responsabilità di chi approva il piano, non ce la sentiamo davvero di condividere un tale percorso che presupporrebbe un gruppo di lavoro preparato, esperto, coeso, serio, responsabile, privo delle tensioni, delle crisi politiche e delle mille beghe, grandi o piccole, che ogni giorno, sin dall’inizio, hanno appesantito ed ingessato questa maggioranza, spezzettandola e, raramente, mettendola in grado di approvare qualcosa di importante e utile in consiglio comunale.

“Per rispetto dei cittadini, delle famiglie e delle imprese abbiamo cercato di metterci a disposizione fin quando era ancora possibile, ma ormai è troppo tardi. La città ha bisogno di un piano di risanamento difficile, lungo e gravoso, non sono certo i Betti, le Romanini, i De Giorgi (il portavoce del sindaco, ndr) e questo gruppo dirigente amministrativamente e politicamente impreparato, debole e mal d’accordo le persone più indicate per affrontarlo e guidarlo nell’interesse dei contribuenti viareggini e torrelaghesi”.

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