CAMAIORE. “Come mai alla signora che è caduta dalla pedana del palco del Festival Gaber è stato fatto firmare, dalla ditta che esegue i lavori, un foglio dove lei stessa si assume la responsabilità di essere salita sul palco?”. A domandarlo all’amministrazione comunale è Fabrizio Pellegrini, coordinatore di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Infatti, a prescindere dalla presenza o meno delle transenne, se la signora si fosse recata al giornalaio sarebbe dovuta salire sulla pedana, per cui non accettiamo il fatto che dichiari di prendersi la colpa per esserci salita: se una persona entra in un negozio a prescindere dal fatto che compri o meno la merce, se si fa male all’interno di tale negozio è responsabile il negoziante. Per questo si fanno apposite assicurazioni: non si fa firmare a chi è incidentato e magari al momento del trauma non è in pieno possesso delle sue facoltà, oltretutto se è stato colpita alla testa, una liberatoria. Questo è vergognoso e inaccettabile.
“Inoltre, sempre relativamente al Festival Gaber, ci chiediamo come mai è stato deciso di lasciare i posti a sedere a titolo completamente gratuito: in questo modo i posti verranno occupati sempre e comunque dai cittadini più scaltri, quindi senza dare possibilità a chi magari lavora fino a tardi o ai turisti o a chi va a cena a Camaiore – visto che sono gli unici che portano qualche beneficio alla città dovrebbero essere privilegiati dandogli magari la possibilità di acquistare il biglietto di ingresso nel pomeriggio. Ci chiediamo ciò dopo aver visto che invece l’ingresso alle serate del Palio dei Rioni – festa puramente paesana – era e è tuttora a pagamento.
“Non ci aspettiamo ovviamente che l’importo di un eventuale biglietto – probabilmente per quest’anno non sarà ormai possibile modificare le cose – sia alto: bisogna permettere a tutti di partecipare, ma per esempio con un biglietto di 5 euro il Comune potrebbe rientrare di parte dei soldi spesi – 640 posti x 5 = 3.200 euro x 10 serate = 32mila euro, investibili magari per un’altra manifestazione. In secondo luogo, si creerebbe una rotazione delle persone a sedere: il rischio è che siano sempre le solite per tutti i 10 giorni”.
