VIAREGGIO. “Il botta e risposta tra l’ex sindaco Lunardini e il capogruppo Pd Martini lascia perplessi sulla qualità dello scontro politico tra due soggetti diversamente presenti nella vita politica di Viareggio, l’uno per il passato da sindaco e l’altro come futuro della politica viareggina. E se questi sono passato e futuro meglio concentrarsi sul presente per allontanarsi dal passato e per cercare di cambiare il futuro se ve ne fosse ancora uno da cambiare a Viareggio”. Lo afferma Gabriele Chelini del Movimento dei Cittadini.

“Innegabile che le affermazioni di Martini siano un perfetto comunicato in stile ‘scuola di partito’, come innegabile pure la responsabilità politica di chi ha preceduto Lunardini – decennio Pd/Marcucci – nel creare il disastro-bilancio che emerge ora – per allora – in tutta la sua cattiveria. Mi chiedo e ci chiediamo invece se quelle di Lunardini non siano un po’ troppo romanzate, stile libro ‘Cuore’, e anche un po’ riduttive. Quando dice a suo pro che l’ispettore del Mef ‘mai dà adito a giudizi di carattere politico sugli indirizzi…politici di competenza del Sindaco e del Consiglio Comunale’, vorrei ricordargli che l’ispettore non può che limitarsi, nell’esercizio delle sue funzioni, a un ‘controllo atto a ricondurre ad economicità e legittimità le gestioni pubbliche’ senza nessun giudizio – ci mancherebbe altro! – di carattere politico.

“Inoltre se proprio Lunardini aveva presente la gravità della situazione già nel 2008 quando la ereditò da Marcucci, perché non si è attivato subito per portare alla luce tutta la gravità del paziente-Comune? Perché non ha subito aperto il vaso di Pandora a servizio della trasparenza?

“Caro Lunardini, il disavanzo che oggi emerge – ricordiamolo per merito del lavoro senza sudditanza politica dei nuovi Revisori dei Conti che oggi non sono più nominati dai politici, per fortuna – rende politicamente responsabili sia coloro che hanno aperto la cloaca sia coloro che potendo non l’hanno chiusa. Beninteso: sono responsabilità diverse, ma sempre responsabilità – chi investe il pedone e chi, testimone, non lo soccorre. Ben venga la sua presa di posizione, ma per piacere non ci intorti con le parole: non siamo certo venuti giù con la piena”.

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