VIAREGGIO. “La Regione Toscana e l’amministrazione comunale di Viareggio si assumano la responsabilità del gravissimo colpo inferto al settore balneare e all’immagine turistica della città dal divieto di balneazione imposto ad un’area coperta da ben 60 stabilimenti”.

Così, in una nota, la deputata viareggina di Forza Italia Deborah Bergamini commenta l’ordinanza che dispone il divieto di balneazione dopo che l’Arpat ha comunicato la non balneabilità delle acque nel tratto da Marina di Ponente fino alla Fossa dell’Abate. “In un’estate già compromessa dalle avverse condizioni meteorologiche e dalla crisi economica – prosegue Bergamini -, il sindaco di Viareggio minimizza il danno ulteriore causato dalla superficialità della sua amministrazione, parlando di un evento eccezionale e temporaneo. La verità è che questa situazione si sarebbe dovuta gestire meglio, comunicando tempestivamente ai balneari i risultati degli esami e le loro conseguenze, ma, soprattutto, si sarebbe potuta evitare. Perché non c’è nulla di eccezionale negli allacci abusivi di alcune case alla fognatura bianca, che risalgono agli anni ’60 e che da allora sversano acque nere nella Fossa dell’Abate e poi nel mare. La Regione, che aveva promesso fondi mai arrivati per l’impianto di ionizzazione della Fossa dell’Abate, e il Comune, che ha sottovalutato il problema e non ha concordato con l’Arpat un numero maggiore di punti di campionamento atto ad evitare che gli esiti negativi degli esami colpiscano anche stabilimenti lontani dalla zona interessata per mancanza di rilevamenti intermedi, devono rispondere ai cittadini, ai turisti e agli operatori del settore della loro inerzia. Un’inerzia che costerà molto cara a quei piccoli imprenditori che, da decenni, mettono dedizione e professionalità a servizio dei turisti e della città”.

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ultimo aggiornamento: 06-08-2014


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