VIAREGGIO. “Dopo alcuni anni di impegno laborioso e perseverante una buona parte dell’opposizione crede di esser giunta finalmente al completo annientamento della città di Viareggio: il lavoro non è stato facile, ci sono voluti molti passaggi e raffinate strategie, ma adesso alcuni frutti stanno maturando”. Lo scrivono i capigruppo di maggioranza Emiliano Favilla (Federazione della Sinistra), Matteo Martini (Pd) e Luigi Troiso (Viva Viareggio Viva).

“Il forzismo populista e qualunquista ha impiegato tempo ed energie. Avendo perso credibilità a livello locale e nazionale si è diviso in più rivoli mascherandosi da lista civica o mantenendo l’ortodossia berlusconiana. A oggi di fronte ad una operazione di chiarezza sui conti comunali che, comprendiamo smascheri operazioni sul filo dell’illegalità, cerca in ogni modo di aggrapparsi a formalismi, termini perentori e quant’altro per evitare che questo primo passo si compia.

“L’operazione è quanto mai discutibile perché cerca di coinvolgere le istituzioni pubbliche garanti del regolare svolgimento democratico della vita pubblica, ma queste sapranno smarcarsi per il senso civico che rappresentano e per il profondo senso di giustizia che incarnano. Certamente per questa amministrazione sarebbe stato semplice fare un’operazione simile al bilancio 2011, cioè dichiarare una ‘verità di fantasia’ e dire che tutto va bene, Ma così non è e così questa amministrazione non farà.

“Si sollecita la prefettura a dare un termine ultimativo che non tenga conto dei tempi previsti per l’approvazione del bilancio consuntivo e per il parere dei sindaci revisori, al contempo si chiede che questo termine di venti giorni invece sia rispettato. Sostanzialmente si chiede che il consiglio comunale sia sciolto di modo da far arrivare i commissari dalla corte dei conti e dalla prefettura che dichiarino il totale fallimento della città. Non ci saranno priorità e sfumature, soltanto gli implacabili disastrosi numeri. Finalmente la distruzione in questo modo sarà completa.

“È imperscrutabile quale possa essere infine di una tanto perseverante cupio dissolvi, tanto più che una tale operazione travolgerà gli artefici di tale situazione financo alla loro ineleggibilità per 10 anni nella loro veste di amministratori degli ultimi attenzionati anni cittadini. Sicuramente è il sintomo più eclatante della decadenza e del tramonto di un’epoca storica.

“Le forze progressiste non ci stanno: per loro natura e per loro cultura. E cercheranno di affermare i loro principi di buon senso e di giustizia contro le forze di nichilismo. La città non sarà definitivamente annientata fin tanto che potremo resistere a questo assalto. L’appello è a tutti coloro che si riconoscono nella volontà di non cedere, di reagire, di fare chiarezza pulizia e che hanno un sussulto di vitalità”.

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ultimo aggiornamento: 07-08-2014


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