VIAREGGIO. “Dopo circa tre mesi dall’incontro che Ascom Viareggio, Confesercenti e Coldiretti ebbero col Comune a metà maggio, sul tema del mercatino di filiera corta che si svolge ogni martedì in Via Fratti, la questione è purtroppo ancora in alto mare”: lo afferma in una nota la giunta esecutiva di Ascom, l’associazione che riunisce numerosi commercianti viareggini.

“Nell’interesse dei commercianti presenti in modo capillare e tutto l’anno sul territorio – fruttivendoli e alimentari in sede fissa, oltre agli ambulanti del giovedì, per esempio – e anche nell’interesse, ci pare, delle stesse imprese agricole che effettivamente propongono prodotti di loro coltivazione, è indispensabile che il Comune come già normalmente avviene da tutte le altre parti elabori un regolamento serio e sostenibile di questa iniziativa. Ascom Viareggio è pronta a fare la sua parte.

“La promozione dei prodotti del territorio, che i nostri commercianti fanno già tutti i giorni, è infatti una pratica da sviluppare e diffondere, incentivando il consumo di prodotti locali e stagionali in un’ottica di sostenibilità ambientale. Per questo il mercatino di filiera corta dovrebbe essere svolto, una volta alla settimana e a rotazione, anche in altre parti della città e non solo in centro.

“Tornando al necessario regolamento, anche al fine di accelerarne la stesura si propone tra le altre cose che esso preveda l’esposizione – da parte di ogni coltivatore partecipante – di una targa identificativa che indichi il nome dell’azienda agricola, le sue dimensioni, il luogo in cui è situata e le tipologie di prodotti coltivati; l’obbligo di vendere esclusivamente prodotti provenienti dall’azienda venditrice; l’esclusione dal mercatino delle aziende agricole che vendono prodotti di terzi.

“Il Comune di Viareggio, che riscuote dai commercianti tasse e canoni sempre più alti, deve dimostrare rispetto per tutte le aziende del territorio e farsi parte attiva di questo processo di integrazione delle diverse istanze, altrimenti dica chiaro e tondo che non vuole o non è in grado di farlo.

“Ricordando l’impegno di Coldiretti verso un regolamento stringente e sottoposto a controlli, di cui attendiamo ancora di vedere la bozza nero su bianco, torniamo ad auspicare la massima collaborazione, che da parte nostra non manca, tra il Comune e le diverse rappresentanze dei commercianti della città. Anche a tal fine, abbiamo richiesto oggi un ennesimo incontro al Comune, firmato tra l’altro da numerose alimentari e ortofrutta che hanno sede a Torre del Lago, al Campo d’Aviazione, in Piazza Cavour e altre zone del centro, al Marco Polo e al Quartiere Diaz: non servirà mica la firma di qualche fruttivendolo di Roma?”

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ultimo aggiornamento: 08-08-2014


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