VIAREGGIO. “Fermo restando il mio ruolo di super partes nella gestione del consiglio comunale, ritengo doveroso, anche nel rispetto dell’elettorato che rappresento e a nome della lista civica Viva Viareggio Viva, esprimere, su un argomento così delicato e in un momento così determinante, la mia opinione. Ed è quella che far cadere un’amministrazione comunale non approvando un bilancio consuntivo sia un grave danno per la città”. A parlare è Beppe Vannucchi, presidente del consiglio comunale.

“Il consuntivo, signori, non è altro che la foto di quel che è successo, è la trasposizione in cifre di atti che partono da lontano nel tempo certificata da un organo di garanzia quale il Collegio dei Revisori che non finirò mai di ringraziare e di elogiare per la quantità e la qualità del lavoro svolto. Il consuntivo – e scusatemi, ma ripeto volutamente il termine – non ha artefatti né interpretazioni se non quella, dopo tanti anni, finalmente, di dire una volta per tutte, con serietà e con trasparenza, il drammatico indebitamento del Comune di Viareggio.

“Qui non si parla di vedute diverse dal punto di vista ideologico: i 53 e passa milioni di euro di disavanzo sono sostanza, e i viareggini dovranno realmente pagarli perché non è che con un cambio repentino dell’amministrazione o delegando un commissario che la voragine ereditata si azzeri da sola. Trovo anche antitetico il fatto che chi ha condiviso le scelte della maggioranza fino al febbraio 2014 non lo approvi: il consuntivo è un dato riferito al 31 dicembre 2013.

VANNUCCHI“Oltre a questo aggiungo – e in questo caso mi rivolgo indistintamente a tutti colleghi consiglieri – che, in questo momento storico di crisi economica profonda del nostro paese e della città, una volta fatta chiarezza sulle cifre – che chiunque dei 13 sindaci e circa 500 consiglieri candidatisi del giugno 2013 avrebbe dovuto affrontare – e preso atto del comunque evidente sfilacciamento organizzativo dell’ente e delle partecipate, delegare la gestione di Viareggio a un commissario sarebbe, secondo me, un atto irresponsabile.

“Non lo dico certo per pregiudizio nei confronti di chi dovrà eventualmente traghettare la città alle future elezioni, che chissà fra quanti anni si terranno. Lo dico perché lo stop all’attuale amministrazione paralizzerà tutte le questioni in itinere e ne cito solo due ad esempio: la sostenibilità economica del Carnevale – sarà considerato argomento essenziale, come per noi tutti lo è, da un delegato del Ministero che dovrà giocoforza tagliare risorse per riequilibrare i conti? – e sullo sport, e qui sposo i dubbi del presidente del Cgc Alessandro Palagi, come me preoccupato dal periodo d’incertezza che si aprirebbe per la sopravvivenza delle società e delle manifestazioni sportive.

“Concludendo invito tutti ad accantonare personalismi e rivalità, ad agire solo e soltanto nell’interesse di Viareggio e dei viareggini, e a non bocciare il bilancio consuntivo 2013: poi sediamoci a un tavolo e parliamo del dopo. Sono un uomo di sinistra, un progressista ma oggi non esiterei, nell’interesse della mia città, a mettere a disposizione la mia carica o a sostenere altre formazioni.

“È il momento che lo richiede, è Viareggio che ne ha bisogno ed è lei che ho promesso di servire, a costo di andare oltre me stesso”.

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“Non siamo disponibili a un incontro con Betti, inutile che chieda di vederci”

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