LUCCA. L’ufficio caccia della Provincia, in vista dell’apertura della stagione venatoria, prevista per il 21 settembre, invita i cacciatori che non abbiano ancora provveduto a ritirare il tesserino presso il proprio Comune di residenza insieme al Calendario Venatorio della Provincia di Lucca. E oggi già le prime proteste, colorate, a Massarosa.

Il calendario, per quanto riguarda la caccia al cinghiale, prevede l’apertura nei mesi di ottobre, dicembre e gennaio per i territori cosiddetti “non vocati” e nei mesi di novembre, dicembre e gennaio nei territori “vocati”.

Tra le novità della stagione, si segnala che la Regione ha concesso l’abbattimento dello storno e del piccione di città nei comuni maggiormente danneggiati, nel periodo dal 21 settembre al 14 dicembre 2014. Questa disposizione riguarda diversi comuni della nostra provincia e in particolare: l’abbattimento degli storni sarà possibile nei comuni di Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo, Pescaglia e Porcari mentre l’abbattimento del piccione di città è stato autorizzato nei comuni di Altopascio, Capannori, Lucca, Massarosa, Pietrasanta e Porcari. Restano ovviamente esclusi i territori chiusi alla caccia e le Zone di Protezione speciale.

Di seguito le modalità di caccia previste.
Per quanto riguarda lo storno sarà possibile cacciare solo nei vigneti, negli uliveti e nei frutteti a maturazione tardiva, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, e solo in presenza del frutto pendente e negli appezzamenti in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture.
Per quanto riguarda il piccione la caccia è prevista solo negli appezzamenti in cui sono presenti le coltivazioni di cereali (proteaginose e oleproteaginose), nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, in presenza di coltura in atto e in presenza di sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture e in prossimità dei centri aziendali di stoccaggio e dei centri di conferimento delle produzioni agricole, per un raggio di 200 metri, fatto salvo il rispetto delle distanze dai luoghi di lavoro previste dalla normativa vigente.

Si sottolinea che il prelievo da appostamento dello storno e del piccione è riservato esclusivamente ai cacciatori residenti in Toscana per un massimo di venti capi complessivi giornalieri e di cento capi complessivi per cacciatore nell’intero periodo (prima giornata utile di caccia – 14 dicembre 2014) con l’uso di fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi o a ripetizione semiautomatica, con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore al dodici. Si ricorda che durante l’esercizio della caccia non è possibile utilizzare richiami riconducibili rispettivamente alle specie storno e piccione.

La Provincia, infine, invita i cacciatori a prestare particolare attenzione a segnare, subito dopo il recupero, tutti i capi prelevati nell’apposita sezione dedicata ai prelievi in deroga del tesserino venatorio regionale che dovrà essere riconsegnato al Comune di residenza al termine della stagione venatoria.

(Visitato 97 volte, 1 visite oggi)
TAG:
caccia Lucca proteste Toscana

ultimo aggiornamento: 03-09-2014


Il municipio invaso da centinaia di uccelli: protesta contro l’apertura della caccia (le foto)

“Sul Carnevale l’ennesima dimostrazione dell’incapacità politica di questa amministrazione”