VIAREGGIO. “In una città normale, se un sindaco si presenta in consiglio con un bilancio consuntivo 2013 in passivo con debiti diretti per 53 milioni di euro – oltre a svariate decine delle partecipate – sarebbe normale che presentasse anche un piano di risanamento proprio per chiedere la fiducia non sulla fotografia del passato ma sulle cose da fare guardando al futuro dissesto, squilibrio strutturale, dissesto pilotato, o quant’altro la fantasia amministrativa può concepire nell’interpretazione della legge”. Lo scrive Andrea Antonioli, sfidante del sindaco Leonardo Betti alle primarie del centrosinistra, e sindacalista della Cgil.

“A Viareggio si è invece festeggiato sul debito di 53 milioni e ora vengono fuori le cose più curiose. Prendiamo le entrate: devono aumentare, ma si può fare in modo generalizzato o facendo scelte politiche. Per esempio la tassazione ‘immobiliare’ può essere un massacro per tutti o può essere al massimo per le seconde case e meno pesante per le prime case e per i cittadini con redditi bassi. Non si venga a dire che l’aumento della Tasi sulle seconde case per recuperare risorse e sgravare le prime, non si può fare perché ci sono seconde case fasulle.

“Stiamo scherzando? I conti si fanno sulla base dei dati attuali e poi si avvia finalmente una vera campagna contro l’evasione – perché di evasione si tratta – e sarebbe ora di avviare controlli seri.

“Anche l’abolizione dell’Isee comunale rischia di avere una ricaduta pesantissima specie sulle famiglie con reddito più basso. Sembra che qualcuno sia caduto a Viareggio da Marte, ma quando fu concordato il regolamento Isee 9 anni fa, come nel resto della Versilia, era perché le rendite catastali che incidono in misura significativa sul calcolo dell’Isee a Viareggio erano sperequate con abitazioni modeste in periferia classificate con rendite assai più alte delle abitazioni fronte mare o centro storico – all’opposto del loro valore commerciale – e l’innalzamento della franchigia sulla prima casa serviva proprio ad evitare che per il solo possesso di una casa modesta in periferia tante famiglie si trovassero con un Isee altissimo – l’incidenza può essere anche di 8mila euro sul reddito annuale.

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

“Quell’accordo fu fatto in attesa della revisione generalizzata delle rendite catastali, che ad oggi non è stata ancora fatta. Pertanto abolire con un colpo di spugna l’Isee comunale significa che molte famiglie a basso reddito, proprietarie di un alloggio in periferia si troverebbero prive di agevolazioni a pagare molto di più tasse e tariffe comunali. Un bel Robin Hood alla rovescia e nel silenzio più generale.

“Non parliamo poi della vendita dei diritti di superficie degli esercizi commerciali della passeggiata: Non solo si rinuncia a rilevanti entrate certe da utilizzare sulla spesa corrente, segando il ramo su cui siamo seduti, ma si rinuncerebbe a mettere un po’ d’ordine sulle concessioni e a fermare quella speculazione che arricchisce i concessionari massacrando i veri esercenti. Il meccanismo del sub affitto oggi rende alla speculazione dai 10 ai 15 milioni di euro l’anno che se fossero immessi nel sistema economico della passeggiata sarebbero una rivoluzione in termini economici per la città.

“Questa è la vera sfida, non la vendita. E poi, dulcis in fundo, la vendita del porto, perchè questo viene immaginato, invece di fare un regolamento serio sull’uso delle concessioni demaniali, di concordare con la Regione la realizzazione di interventi strutturali che qualifichino il nostro porto, vendiamo tutto agli arabi e già che ci siamo, mettiamoci anche la Torre Matilde, il Palazzo delle Muse, Villa Borbone, le pinete, piazze e mettiamo anche una bella tassa sull’aria.

“Non è in questo modo che si risana il bilancio, se l’amministrazione Betti vuole continuare a governare deve tirare fuori le idee se ce l’ha e presentarle alla città, altrimenti non si governa, si fanno solo danni”.

(Visitato 27 volte, 1 visite oggi)
TAG:
andrea antonioli viareggio

ultimo aggiornamento: 10-09-2014


“Perché Bertoli ribadisce lo stato di dissesto e Betti tarda a dichiararlo?”

Manca il numero legale, sospeso il consiglio comunale a Viareggio