PIETRASANTA. Chi l’ha detto che di Versilia nel mondo si parla solo come di “parco giochi” per i  magnati e le supermodelle russe,  per le loro spese folli tra i viali silenziosi della pineta a bordo di lussuose Rolls Royce e  Bentley o per il tentativo di “educarli” attraverso originali decaloghi  di galateo e bon ton? O ancora  per il divieto di fare il bagno in mare in pieno agosto per colpa del tasso troppo alto di colibatteri?

Niente di tutto questo. Finalmente la Versilia arriva negli scaffali delle librerie statunitensi grazie a, “Hidden Tuscany”, pubblicato negli Usa due mesi fa dallo scrittore John Keahey.

Il libro, che sta già riscuotendo grande successo oltreoceano, ha tra i suoi temi principali proprio le bellezze di Pietrasanta e della Versilia (per l’esattezza 7 capitoli su 11, di cui 4 dedicati alla Piccola Atene).

“La maggior parte degli americani conosce l’interno della Toscana; città come Firenze, Siena, San Gimignano, ma ignora del  tutto il resto della regione e nemmeno s’immagina quanto ci sia da vedere e conoscere in una zona come la Versilia”.

John Keahey, nativo dell’Idaho e residente a Salt Lake City, Utah, dopo una lunga carriera come cronista presso il Salt Lake Tribune, è oggi conosciuto come uno dei più famosi scrittori di Travels Books.

La segnalazione di libro e scrittore ci arriva direttamente dagli States, da un nostro lettore Filippo Tofani, originario di Pietrasanta, ma residente all’estero per motivi di lavoro.

“Esattamente nel 2006 -racconta Tofani – conobbi uno scrittore statunitense, John Keahey; poco conosciuto in Italia, ma famoso negli USA. Dopo aver insistito per mesi, nell’estate del 2012 lo convinsi a venire a passare una vacanza a Pietrasanta. La città gli piacque così tanto che due mesi fa è uscito il suo nuovo libro Hidden Tuscany, “Toscana Celata”. Il libro sembra già essere il suo ennesimo successo”.

(Foto: Filippo Tofani)
(Foto: Filippo Tofani)

Per circa sei mesi il famoso scrittore statunitense ha soggiornato a Pietrasanta, ricorrendo la regione in lungo e in largo, descrivendo storie e segreti di questa parte della toscana. Pietrasanta assume così un importante ruolo di protagonista all’interno del libro; l’autore ne descrive infatti la vita, le persone, l’incessante attività artistica e le sensazioni che questo stupendo paese ha saputo regalarli:

“La prima volta che sono arrivato a Pietrasanta ho scoperto un piccolo universo! Arte, cultura, una città meravigliosa dove vivono persone semplici. Qui tutti sono orgogliosi del posto in cui vivono, ti dicono dove andare e cosa vedere;  tutti sono amici e anche se non ti conoscono, tentano di parlarti e t’invitano a bere un caffè o a giocare a carte! Perfino i grandi artisti dell’arte internazionale si comportano come se fossero di casa in questa splendida cittadina; no come se fossero delle superstar!”

Attraverso le sue righe, Hidden Tuscany racconta parte della storia della città, delle persone che vi abitano e della serenità che regna all’interno delle sue strade, dei locali e della piazza, considerata l’unico posto d’Italia dove le persone possono veramente sentirsi a suo agio. Racconta i sapori genuini della vita in una cittadina in cui il quotidiano si fonde con l’arte in un connubio perfetto, e dove, chi vuol diventare artista internazionale, deve per forza recarsi.

hidden tuscanyNelle pagine del suo libro l’autore narra anche la storia della regione, la vita di Michelangelo Buonarroti, che si recava sulle Alpi Apuane per scegliere i blocchi di marmo più puri,  di come, percorrendo  la via Francigena numerosi pellegrini e crociati abbiano potuto arrivare a Roma e in Terra Santa. E se da un lato la Versilia, sembra essere un paradiso in terra dove mare e montagna si fondono e da secoli artisti, poeti e intellettuali si recano, Keahey racconta anche le tremende sofferenze che questa terra ha dovuto sopportare, riferendosi in particolare agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, raccontando la tragedia dell’eccidio di Sant’Anna; un fatto che ha colpito molto la sensibilità dello scrittore e che a detta sua gli stessi americani dovrebbero conoscere.

Le persone qua sono differenti, in altre parti d’Italia ho avuto problemi a farmi raccontare fatti e storie personali; qui invece si mantiene viva la memoria di ciò che è successo! Anche quando è dolorosa da raccontare.

E mentre il libro si appresta già a diventare un successo negli States, l’autore promette che è sua intenzione stamparne una versione in italiano, e che vuole ritornare presto a Pietrasanta, questa volta non per scrivere un nuovo libro, ma per passare una serata in Piazza del Duomo gustandosi un gustoso gelato e mirando una nuova esposizione d’arte.

 

 Ha collaborato: Filippo Tofani

 

 

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