MASSAROSA. “Maggioranza allergica ai controlli ed alla partecipazione, è un ennesimo attacco ed atto di arroganza il tentativo in corso della maggioranza di sostituire il cda delle farmacie comunali già ridotto precedentemente da 5 a 3 membri passando ad uno solo e pretendendo di far sparire completamente la presenza della minoranza nella società speciale delle farmacie comunali. Assolutamente ridicole e prive di fondamento le motivazioni portate in commissione bilancio dall’Assessore alle società partecipate Rosi che parla a sproposito di “un risparmio economico e snellezza organizzativa” e già in questa sede smontate dall’opposizione”.

Così il consigliere di minoranza Alberto Coluccini giudica le modifiche allo statuto dell’azienda speciale farmaceutica Comunale presentate all’odg del prossimo Consiglio Comunale.

“Per il risparmio – scrive Coluccini – parliamo di un gettone di presenza di €19,00 per 6/7 riunioni del cda all’anno. Quindi di cosa stiamo parlando? Comunque la proposta dell’opposizione è stata di eliminare il gettone di presenza e non il cda, cosi che il tutto ci sia, funzioni correttamente ed anche completamente gratuito, se questo fosse il problema, ma invece è noto a tutti che i veri costi e quindi prima o poi future nuove tasse per i cittadini si generano con scelte operative sbagliate.

“Quindi smascherata la bufala del risparmio è sul concetto di “snellezza” che ci si gioca tutti la credibilità, e qua va ricordato, che ai tempi in cui c’era una sola farmacia agli arbori e gestiva pochi spiccioli e la sinistra era all’opposizione disponeva di 2 membri e non di uno come è oggi nel cda e mai ha proposto di rinunciarvi, evidentemente all’epoca voleva avere la possibilità di controllare bene anche la gestione di poche lire.

“Oggi che è maggioranza e l’azienda farmaceutica Comunale compra immobili da 1milione di euro, fa mutui a 30 anni e gestirà affitti di studi medici, operazioni già apparse quantomeno ampiamente discutibili, tenta di eliminare con un colpo di mano ogni possibilità dell’opposizione di controllo diretto e se non di condivisione almeno di partecipazione e confronto nelle scelte economiche e strategiche sempre più rilevanti.

“Quindi anche su questo punto è evidente che un cda di 3 persone è la misura minima ed equilibrata per garantire possibilità di trasparenza, controllo e correttezza ai cittadini da parte di chi amministra.

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