FORTE DEI MARMI. “Gli amministratori comunali devono richiedere anche la ricerca di metalli pesanti, e di altri prodotti chimici rintracciabili, negli esami delle acque potabili”: questa la richiesta del gruppo di opinione di Via Versilia di Forte dei Marmi.

“Fin dai tempi dell’Acqua in Brocca avevamo chiesto che il Comune si attivasse perché l’analisi delle acque potabili comprendesse, oltre all’esame chimico-fisico, anche la ricerca di metalli pesanti ed altri prodotti chimici, pericolosi per la salute ben più dell’Escherichia Coli, e che non rientra, a quanto ne sappiamo, nella ricerca routinaria per stabilire la potabilità delle acque. Avevamo anche chiesto che il risultato di questi esami venisse affisso ad una bacheca comunale così come si fa per le analisi batteriologiche sull’acqua del mare (anche in questo caso se il Coli non deve superare certi parametri, i metalli pesanti dovrebbero, anch’essi, essere monitorati).

“Il ritrovamento del tallio nelle acque potabili del Comune di Pietrasanta rafforza la nostra opinione e, di nuovo, ci rivolgiamo agli amministratori comunali perché richiedano a Gaia e all’Asl di eseguire esami per la ricerca di metalli pesanti nelle acque potabili e, magari, una tantum, di affidarsi a una struttura terza per mettere in atto una sorta di controllo incrociato che, a quanto si apprende nel caso di Valdicastello, si è rivelato utile.

“E poi vorremmo anche conoscere i valori di metalli pesanti rilevati, anni fa, sull’alveo del Fosso Fiumetto, in occasione di alcuni lavori che dovevano essere eseguiti in prossimità della foce. Era una cosa importante o di poco rilievo?”.

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ultimo aggiornamento: 04-10-2014


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