VIAREGGIO. “Il sindaco Betti sta gestendo malissimo la crisi politica che si è aperta con le sue dimissioni del 2 ottobre scorso in consiglio comunale, non riuscendo – o non volendo – a comprendere quali siano le ragioni che l’hanno portato in tale situazione a distanza di soli 16 mesi dalla sua elezione e quindi non focalizzando i punti cardinali da seguire per evitare che lui, solo lui e nessun altro, porti la città al commissariamento politico”. Lo scrive Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini.
“Cerchiamo di sgombrare il campo dalle bufale montate ad arte per mantenere la poltrona ‘alla politica’: il sindaco ha fatto votare la delibera di dissesto in consiglio comunale, quindi la città è già economicamente commissariata ed in attesa che i soggetti preposti dalla legge alla gestione della procedura prendano possesso dei loro ruoli ed inizino ad applicare gli articoli 246 e seguenti del Testo Unico.
“I viareggini e i torrelaghesi sono già economicamente commissariati dalle conseguenze giuridiche della procedura di dissesto che comporterà sacrifici, molti ed a prescindere che vi sia un Sindaco o meno, ma che servirà altresì a ripianare un deficit di bilancio il quale, in altro modo, si sarebbe molto probabilmente allargato ancora.
“Quanto poi alle responsabilità ben venga ogni chiarimento: il sottoscritto ha fatto l’opposizione a Marcucci, a Lunardini ed a Betti e non ha mai ricoperto alcun incarico, nemmeno la presidenza della Versilia Fiori (incarico ricoperto dal 2003 al 2008 proprio da Betti, ndr).
“Precisato quanto sopra, è solamente il sindaco Betti che deve garantire alla città, ai cittadini, alle imprese, alle categorie economiche, a quelle sociali, ai sindacati, di avere una maggioranza politica che lo sostiene e che dà fiducia al suo programma ed alla sua squadra di governo per andare avanti, di avere almeno tredici consiglieri comunali – meglio se tutti i consiglieri comunali che furono eletti con lui a giugno 2013 – che votano i suoi provvedimenti, le sue delibere.
“E’ ontologicamente sbagliato andare a chiedere alle categorie economiche, ai sindacati, alle imprese, ai lavoratori, un consenso a proseguire nel mandato quando è lui stesso, ad oggi e nel corso degli incontri, a non poter garantire a quelle stesse categorie, a quelle stesse imprese, a quei lavoratori, un governo stabile della città ed una maggioranza politica sulla quale sostenere il suo programma. Il dimissionario sindaco Betti ‘ha imboccato la strada alla rovescia’.
“Non può chiedere alle categorie che dicano no al commissario prefettizio sperando che questo fatto gli dia, gli consegni per ciò solo una maggioranza politica: deve fare il contrario, deve trovare una maggioranza politica che lo sostiene e, forte di quella, deve dire alla città voglio andare avanti perché ho ritrovato una maggioranza che mi sostiene.
“Altrimenti, se non ha una maggioranza politica che lo sostiene – che ne dica chicchessia – è giusto che vada a casa e che venga il commissario !
“E, caro Betti – ma ascolti anche e sopratutto il partito del Pd -, mi permetto una libertà da concittadino più anziano e dicendotelo dagli scranni delle forze di minoranza alle quali appartengo e apparterrò anche in ipotesi di continuità del tuo mandato: la prima cosa che devi fare è azzerare la giunta come ti è stato richiesto e mandare a casa quella squadra di assessori – per davvero, non per finta, e definitivamente – che ti hanno politicamente ridotto in queste condizioni.
“Se non lo fai subito dando un segnale forte a quella maggioranza che non hai più, se non fai prevalere le responsabilità amministrative e politiche sui vincoli di amicizia – che non devono entrarci un bel nulla -, è giusto che venga il commissario perché significa che non sei in grado di garantire il presupposto primario per fare il sindaco, cioè un governo cittadino retto da una maggioranza che vota le delibere in attuazione del tuo programma.
“La città è ridotta al lumicino sotto il profilo economico, sotto il profilo del degrado e della sicurezza, esplosa in questi giorni al mercato ed in ogni dove con una violenza inaudita. Non ci possiamo permettere questa situazione di ‘non governo’. O hai una maggioranza su cui contare subito, oppure metti fine alla tua esperienza e riconsegna la città nelle mani di una guida.
“Qualunque essa sia sarà meglio del ‘nulla cosmico’ che sta facendo diventare Viareggio terra di nessuno”.