VIAREGGIO. “Ci confermiamo popolo ben strano: quasi nessuno – singolo, associazione, partito – si dichiara contrario alle biciclette, quasi nessuno – e a quei pochi, tutto, sommato, va la mia stima – dice apertamente ‘odio le biciclette, io mi sposto e mi sposterò sempre solo in auto, i ciclisti mi stanno antipatici e non m’importa nulla se a me verrà la pancetta, la città soccomberà sotto una cappa di smog e i nostri muscoli si atrofizzeranno’.” Così scrive Chiara Bozzoli, capogruppo consiliare di Sel, sulla vicenda della chiusura della passerella pedonale del molo al transito di biciclette.

“Macché: tutti a magnificare la mobilità dolce, le città a misura d’uomo, le bucoliche passeggiate nei campi, l’aria pulita, l’eden delle due ruote. E giù a infilare progetti stratosferici nei programmi elettorali, autostrade di piste ciclabili dai costi spropositati – magari lunghe 500 mt e piazzate in un nulla di strade ad alta velocità come se in quel modo servissero a qualcosa e a qualcuno -, grandi dichiarazioni di intenti che, come si sa, non costano nulla in termini di denari e impegno personale, offrono un immediato riscontro elettorale, si possono elargire un tanto al chilo.

“Poi però i ciclisti osano andare in bicicletta davvero, per raggiungere il lavoro, la scuola, per tenersi in forma, per spostarsi in città, e… ‘ma non facevate mica sul serio?’. No, no: parliamone. Qui è meglio se non passate che la strada è stretta, qui è meglio se non passate perché date fastidio a chi va a piedi, qui è meglio se non passate perché le ruote delle biciclette – è noto: non lo sapevate? – sono chiodate e rovinano il fondo stradale, qui proprio non potete passare perché o siete Bartali o ci lasciate un polmone, qui è meglio se non passate perché è meglio e basta così. Ma non vi lamentate. Vi abbiamo fatto 500 metri di pista ciclabile a Canicattì: potete percorrerla avanti e indietro anche per tutto il giorno, se volete, e poi teletrasportarvi dove dovete andare quando avete finito di giocare.

“Non era un gioco? Non era uno spot elettorale? Non era per dire?

“Io, che non a caso ho scelto di far parte di un partito che ha la parola ecologia nel nome, credo sia l’ora di finirla: le biciclette si riprendano la città, come del resto hanno fatto le auto senza chiedere il permesso a nessuno negli ultimi cinquant’anni, e gli ipocriti a cui va bene la città a misura d’uomo ma spostata-di-qualche-metro-più-in-là-rispetto-a-dove-sono-io si assumano la responsabilità di una scelta di campo.

“Perché è questo, l’ecologia: una modalità di stare al mondo, e non (solo) la tessera di un’associazione ambientalista in tasca o comprare le pesche biologiche al supemercato”.

(Visitato 58 volte, 1 visite oggi)
TAG:
biciclette chiara bozzoli chiusura passerella pedonale sel viareggio

ultimo aggiornamento: 14-10-2014


“Perché dichiari il dissesto solo ora?”, le undici domande di Santini a Betti

“I commissari non hanno bacchette magiche, meglio una guida politica per Viareggio”