Carpita: “Giocare per la squadra della propria città è sempre bello”

VIAREGGIO. È tornato a difendere la porta del Viareggio sei anni e mezzo dopo l’ultima volta (Viareggio-Viterbese 2-1, play-out della vecchia serie C2). Andrea Carpita ha sostituito degnamente Stefano Michelotti, non ha subito gol ed alla mezz’ora con una parata su Campus ha salvato il risultato. “L’importante è farsi trovare sempre pronto – dice soddisfatto – io conosco il mio ruolo e mi adeguo. Il campionato di Eccellenza è lungo e faticoso, per vincerlo bisognerà sempre soffrire”. Abituato a giocare per la squadra della propria città, nel beach soccer come nel calcio. “È sempre bello, suscita un’emozione particolare. Sono due sport diversi, ma due gruppi molto simili, coesi e dove regna la voglia di aiutarsi l’uno con l’altro. Allo stadio si sono rivisti anche i tifosi della vecchia guardia, vuol dire che c’è attaccamento verso la squadra. La dedica per questo esordio va ai compagni che si sono impegnati per vincere una gara fondamentale”.

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