PIETRASANTA. La richiesta di cultura è in aumento e il brand Versilia ha ancora molto da dire. Ma la crisi morde e il tempo per reagire sta finendo. Il dibattito è comunque acceso e la dimostrazione è la folta partecipazione d’istituzioni culturali all’incontro svoltosi questa mattina (sabato 25 ottobre) a Pietrasanta, nel chiostro di Sant’Agostino, a cura dell’associazione Versilia Unita e del Comune di Pietrasanta, con il supporto scientifico della Scuola Superiore Sant’Anna. Erano presenti, tra i tanti, rappresentanti del Festival della Versiliana e del Puccianiano, del Centro Arti Visive e del Centro Matteucci, della Gamc e del Museo della Satira, del Museo dei Bozzetti e dell’ente parco Alpi Apuane, oltre che operatori del settore alberghiero e rappresentanti dei comuni versiliesi.
“Dalla somma mare più cultura possiamo ottenere grandi risultati – ha affermato il sindaco Domenico Lombardi – abbiamo tra le mani un prezioso pacchetto di risorse su cui investire e assolutamente da tutelare. Un pacchetto che premia, sino a oggi, la scelta pubblica di ampliare l’offerta rivolgendosi alle proprie tipicità piuttosto che a modelli avulsi dal nostro contesto. La parola d’ordine a questo punto è fare sistema. Non sto affermando niente di nuovo, ma adesso tutto questo diventa non più opportunità ma esigenza. Esigenza di mettere insieme le forze che ci sono e sono significative, e aggredire così, tutti insieme, il nuovo mercato. La stagione dei doppioni, delle concorrenze interne e del moltiplicarsi di eventi credo proprio sia finito. Dall’Unione dei Comuni può venire quell’energia necessaria per compiere i primi passi e partire verso una politica turistica comprensoriale che può essere la carta vincente della Versilia. Per questo, quale vice presidente con delega alla cultura, già nelle prossime settimane ho intenzione di dedicarmi alla costituzione di un gruppo ristretto che possa favorire la nascita di un cartellone unico. Se ne parla da anni e mai è stato fatto qualcosa di concreto”.
“Basta con il costume del parlare e non fare – ha sottolineato anche il senatore Giovanni Pieraccini – dobbiamo costruire una Versilia più moderna e più forte. Per uscire dalla crisi, puntiamo tutti insieme sulla cultura. La Versilia è ancora viva, ci sono energie e idee che non possiamo disperdere”. Nell’incontro si è parlato di economia della cultura con Michela Lazzeroni dell’Università di Pisa e dello stato delle manifestazioni culturali in Versilia con Anna Loffredo del Sant’Anna; infine Nicola Bellini dell’istituto di ricerca sul turismo de La Rochelle Business School ha delineato proposte per far ripartire la Versilia: dalla necessità di un cartellone unico per presentarsi al mercato turistico e per attivare una presenza sui social media (che copre oggi il 90% della promozione) all’attivazione di percorsi sul territorio per valorizzare le varie risorse e veicolare così i diversi turismi che la Versilia richiama; dalla scelta di un forte brand territoriale all’arte contemporanea da intendersi non solo come vetrina espositiva ma come laboratorio in cui toccare con mano la creatività, sino al lusso da viversi come esperienza sensoriale in termini inclusivi e non esclusivi. “La Versilia è una comunità in atto – ha concluso Luciana Lazzeretti dell’Università di Firenze – dovranno essere fatte delle scelte, il cammino sarà complesso, ma la strada è ormai delineata”. E nel dibattito finale l’auspicio venuto dal pubblico qualificato è stato di arrivare velocemente ad una pianificazione turistica unica per tutta la Versilia che faccia venir meno,finalmente, campanilismi e dannosi doppioni.

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Domenico Lombardi pietrasanta

ultimo aggiornamento: 26-10-2014


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