LIDO. “Sulla questione della viabilità, ovvero del senso unico al Secco, credo che bisogna distinguere due aspetti di questo problema”. Ad intervenire su quello che sta diventando “il” tema di Lido di Camaiore, i cambi di viabilità in via del Secco, interviene anche Aliso Cecchini, assessore a Camaiore tra il 1975 e il 1980.

“Il commercio dalla pedonalizzazione o da una limitazione del traffico automobilistico – scrive Cecchini – non è quasi mai vero che perde attrattiva. Per lo più lo shopping è più gradito laddove non c’è rischio di essere investiti dai mezzi motorizzati e laddove i bambini e le persone deboli in genere sono più in sicurezza. Quindi le proteste dei commercianti sono, in linea di massima, un po’ pretestuose”.

“Il secondo aspetto del problema Secco invece – spiega Cecchini – è lo stravolgimento del traffico motoristico in un quartiere dove le strade alternative a Via del Secco sono tutte di peggiori caratteristiche, in particolare Via Tito Speri, Via della Gronda ed anche Via Franceschi. L’assetto viario di penetrazione da e per l’interno da Via Aurelia di Lido di Camaiore è caratterizzato da alcune strade: Via Arginvecchio, Via del Secco, Via Italica, Via F.lli Rosselli (che ha sostituito via del Magazzeno). Così come dall’Aurelia al mare vi sono: Viale Kennedy, Via del Secco, Via Italica, Via del Fortino. Su queste strade e direttrici si snoda tutto il traffico in senso verticale di Lido di Camaiore. Alterare questo stato di cose determina delle ripercussioni sulle residenze dei cittadini in maniera sensibile e con risultati che possono essere peggiori del rimedio cui si vorrebbe mirare”.

“Via Tito Speri e Via Franceschi, nella fattispecie, per la loro configurazione e per come si innestano, l’una su Via della Gronda e l’altra su Via Aurelia in prossimità della rotatoria, non sono adeguate a risolvere la presunta congestione del centro cittadino del Secco. Dico “presunta” perché il caos di tale centro è determinato essenzialmente dalla indisciplina degli automobilisti che parcheggiano in maniera selvaggia. Certo è che anche il parcheggino e l’accesso alla Farmacia costituiscono una situazione di disagio e di non sicurezza, cui non rimedierà nemmeno il senso unico. Così pure l’Ufficio postale (indecoroso e insufficiente a contenere persino i clienti della Posta !!!) genera sosta sregolata e problemi d’invadenza”.

“Il primo rimedio che sarebbe da apportare è un BEL SERVIZIO DI VIGILANZA URBANA giornaliero, due ore al mattino e due al pomeriggio, innanzi tutto per “educare e dissuadere”, quindi anche per sanzionare gl’irriducibili. In secondo luogo c’è da correggere la rotatoria, che ha difetti dovuti a varie costrizioni. Ma questa rivisitazione probabilmente sarà possibile con l’attuazione della ristrutturazione delle volumetrie e dell’area Dini e Denna”.

“L’anticipato possibile trasferimento della Farmacia in quel nuovo contesto immobiliare – dice l’ex assessore – potrebbe essere positivo, senza nulla togliere al Quartiere del Secco. Anzi, a mio avviso, dovrebbe essere l’occasione favorevole per realizzare un sottopasso pedonale e ciclabile, sì che l’attraversamento dell’Aurelia sia in totale sicurezza per le fasce deboli dell’utenza stradale. Nell’attuale sede della Farmacia comunale dovrebbe così essere realizzata una Casa della Salute, che porterebbe servizi aggiuntivi al quartiere e agli abitanti”.

“In un generale quadro di riqualificazione del quartiere del Secco c’è da includere anche il problema parcheggio e accesso al McDonald e la ristrutturazione dell’area Cisalfa. Da qui si dovrebbe porre al centro dell’attenzione pubblica la riqualificazione del Quartiere del Secco, amministrando “per” e non con un provvedimento restrittivo e sconvolgente che appare “contro”. Del resto il percorso ciclabile che unisce Camaiore a Lido di Camaiore è lungo circa 9 Km e SOLTANTO 200 metri sono previsti a senso unico. Eppure le strade in cui si snoda sono anche ben più strette di Via del Secco e la zona 30 a percorrenza promiscua nei due sensi è la previsione di regola, unica eccezione: 200 metri e, ovviamente, la pista ciclo-pedonale su Via del Secco lato mare (da migliorare negli attraversamenti)”.

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