LUCCA. Il bullismo e il cyberbullismo si combattono fin dai banchi di scuola, con opera di prevenzione e di informazione degli studenti. Questo è il senso del progetto ‘Non Cadiamo in Trappola’ che, quest’anno, interesserà le scuole medie inferiori e superiori della provincia di Lucca.

A presentare il progetto, questa mattina (martedì 4 novembre), a Palazzo Ducale, sono stati l’assessore provinciale alle Politiche sociali e giovanili, Federica Maineri, la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze, Ersilia Menesini, il responsabile della comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Petrozziello, la presidente del Lions Club Lucca Host, Maria Stuarda Varetti, il presidente del Leo Club Lucca, Alberto Sari e alcuni dirigenti degli istituti scolastici coinvolti.

Realizzato grazie a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e organizzato dall’Università di Firenze, in collaborazione con la Provincia di Lucca, il Lions Club Lucca Host ed il Leo Club Lucca, riparte quest’anno nelle scuole medie inferiori e superiori della provincia “il progetto ‘Non cadiamo in trappola’ prende il via a novembre e prevede una collaborazione tra scuole, università ed altri enti e impegnerà gli studenti per tutto l’anno scolastico.

Al momento le scuole che hanno aderito sono:

LUCCA – Isi ‘Machiavelli – Liceo delle Scienze Umane; Istituto Comprensivo Lucca 6 Scuola Media Chelini; Istituti Paritari Esedra Liceo Linguistico e Liceo Scientifico; Istituto Tecnico Nottolini, Isi Pertini, Isi Fermi–Giorgi.
GARFAGNANA – Isi Barga; Istituto Alberghiero; Isi Castelnuovo; Ipsia S. Simoni.
VERSILIA – Isi Chini-Michelangelo; Liceo Scientifico Michelangelo; Itc ‘Carlo Piaggia’ di Viareggio; Istituto Comprensivo Don Milani; Scuola Media Lenci; Istituto Comprensivo Migliarino Centro; Scuola Media R. Motto.

Il progetto, avviato sin dall’anno scolastico 2008-2009, è stato perfezionato e migliorato nel tempo, sulla base delle valutazioni di efficacia. I benefici ottenuti nelle diverse sperimentazioni, relativi alla diminuzione dei comportamenti problematici, al miglioramento del clima della classe e del benessere degli alunni, certificano la qualità di questo progetto.

Il percorso si basa su un modello di Peer education/Peer support, ossia un modello di intervento che mette i ragazzi stessi (peer educators) al centro del processo di cambiamento. Considerando la natura sociale del bullismo, l’adozione di un simile approccio risulta vincente e capace di innescare cambiamenti nelle classi partecipanti.

Due sono le linee di intervento che vengono attivate: i ragazzi coinvolti come peer educators, diventano gli agenti di cambiamento sia all’interno della classe, sia on line, fornendo sul sito del programma. Allo stesso tempo, gli insegnanti e gli adulti hanno un ruolo importante di regia e di supporto dell’azione dei peer educators.

Il Lions Club Lucca Host e il Leo Club Lucca intervengono attivamente nell’edizione di quest’anno con il lancio di un concorso per idee che, utilizzando il sito Facebook del programma, permetterà agli studenti di lavorare sulla produzione di messaggi efficaci di sensibilizzazione sul tema rivolti ad altri compagni.

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