FORTE DEI MARMI. “Fin dai primi impegni sulle Politiche Giovanili la sede ideale per la Biblioteca Comunale è stata pensata a Palazzo Quartieri attraverso un progetto di ampliamento per renderla moderna e funzionale e ritenendo questo luogo un elemento imprescindibile per ogni comunità, dato ne determina la crescita culturale ed offre infinite possibilità di socializzazione ed apprendimento”.

Il presidente del consiglio comunale Simone Tonini fa il punto sulla biblioteca comunale. “D’altra parte – prosegue Tonini- un investimento sulla Biblioteca pubblica, secondo alcuni autori, è in grado di generare una redditività da 4 a 6 volte il capitale iniziale. E l’impegno, a seguito dell’avvio del cantiere dell’ex-Municipio, si era concretizzato nella individuazione di Villa Bertelli come sede provvisoria per la Biblioteca considerando che, al momento della presentazione del progetto di ristrutturazione dell’edificio, non era stata pensata alcuna collocazione per la Biblioteca medesima.

Attualmente, è ovvio, l’ubicazione della Biblioteca a Villa Bertelli risulta penalizzante per l’utenza tanto è vero che, nonostante il livello dei servizi offerto sia qualitativamente elevato, si è registrato un calo nei prestiti ed in altri servizi: e questo è uno dei motivi per completare al più presto l’intervento di Palazzo Quartierie consegnare a Forte dei Marmi una Biblioteca d’eccellenza. Ripensare a una sua collocazione permanente nella villa, infatti, significherebbe ricominciare tutto daccapo, dalla individuazione degli spazi, al rifacimento dei progetti, al reperimento di risorse, con una dilatazione enorme dei tempi. E, comunque, fin dalla presentazione del primo progetto, personalmente sono stato favorevole a sviluppare la Biblioteca su tutto il piano terra di Palazzo Quartieri dove, è bene ricordarlo, era previsto un “book-shop” (che altro non è se non un luogo di vendita).

Quindi,l’idea di creare un fondo commerciale c’era già fin dalle battute iniziali con l’appoggio anche di chi, ora, grida allo scandalo. Il sindaco Buratti ha posto però alla maggioranza una questione: mettere a reddito tutti i locali su via Carducci. Una proposta che, in altri periodi, non sarebbe stata forse avanzata ma che, in questa fase storica, merita sicuramente una seria riflessione. Personalmente, non ho preclusioni ideologiche su fondi commerciali a Palazzo Quartieri, considerato che per lunghi periodi, dall’entrata in possesso dell’edificio da parte del Comune di Forte dei Marmi, questa è stata la destinazione di gran parte delle superfici dell’immobile; basta leggere l’atto d’acquisto per sapere che l’Amministrazione di allora mise a reddito quasi tutta la struttura; oppure visionare filmati del 1959, dove si scopre che a piano terra c’era un’agenzia di viaggi.

A questo punto, quindi – conclude Tonini- la garanzia che deve dare l’amministrazione comunale è la certezza dei tempi e le modalità di esecuzione dei lavori, perché spetta a noi consegnare alla cittadinanza una Biblioteca efficiente e funzionale nel minor tempo possibile”.

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