VIAREGGIO. Due indizi – il commissario straordinario della Fondazione Carnevale Stefano Pozzoli ha reso pubblico il bando di concorso, già illustrato ai carristi, e ha dato tempo agli stessi costruttori fino alle 12 di venerdì prossimo 14 novembre per consegnare i bozzetti – fanno una prova: il Carnevale di Viareggio si farà nel 2015. Ancora una volta tra difficoltà inenarrabili e con un maledetto bisogno di soldi, certo. Ma si farà.

Rispetto al documento che regolamentò l’edizione 2014 le differenze sono minime: su suggerimento di un avvocato amministrativista, Pozzoli ha tolto il riferimento al codice dei contratti contemplato nel decreto legislativo 163 datato 12 aprile 2006 e poi ha aumentato del 7% il canone per il comodato d’uso degli hangar della Cittadella, cifrà che ricadrà sulle spalle dei carristi. Sulle percentuali di utilizzo della cartapesta, c’è una postilla alla voce “Tipologia e materiali delle Costruzioni” che recita: “Per la tutela della tradizione del Carnevale, viene suggerito l’utilizzo al massimo della cartapesta, o carta a calco”.

Quanto al numero delle costruzioni ammesse al concorso, i carri di prima categoria saranno dieci, quelli di seconda categoria quattro – si sono ritirati Gionata Francesconi e Alfredo Ricci -, le mascherate di gruppo dieci – ha smesso Giorgio Bomberini e lo sostituisce Giacomo Marsili, che fino allo scorso anno ha gareggiato assieme a Francesconi nei carri piccoli – e altrettante saranno le maschere isolate. I bozzetti saranno giudicati da un’apposita commissione composta dagli ingegneri Andrea Petri, Paolo Polvani e Michele Silicani, noto per essere stato il sindaco di Stazzema. Rimangono invariati i compensi per la realizzazione delle opere – 121.600 euro per un carro di prima categoria, 60.800 per un carro di seconda categoria, 25.650 euro per una mascherata di gruppo e 1.000 euro per una maschera isolata.

In prima categoria, dunque, parteciperanno anche Simone Politi e Priscilla Borri: la coppia di carristi aveva presentato un’ingiunzione di pagamento contro la Fondazione Carnevale per il mancato versamento dell’ultima tranche di pagamenti ai costruttori causato, a sua volta, dal mancato versamento di un milione e 167mila euro a favore di Burlamacco da parte del Comune. Un mese fa Pozzoli aveva paventato una possibile esclusione di Politi e Borri, oggi fa un passo indietro: “Il decreto d’ingiunzione è un’azione legittima, non sono certo il tipo che va in cerca di vendette. Ho poi richiesto approfondimenti in materia e non si possono legalmente escludere”.

Avanti tutta, dunque. La macchina del Carnevale è già in moto.

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