PIETRASANTA. Diminuiti i valori di Tallio nell’acqua, a Pietrasanta è il momento delle polemiche. A parlare, oggi, sono le forze di maggioranza: Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra.

“I valori del tallio nell’acqua a Pietrasanta – scrivono –  finalmente stanno diminuendo; questo, lo comprendiamo bene, anche come cittadini e genitori, non può cancellare la rabbia e la preoccupazione per la presenza nell’acqua della rete idrica, di una sostanza potenzialmente nociva”.

“Riteniamo che, appena emerso il dato, l’Amministrazione Comunale abbia fatto il possibile per tutelare la salute pubblica. Gli Amministratori ed i cittadini, entrambi parte lesa in questa circostanza, in questo momento devono lavorare insieme, per raggiungere l’obiettivo comune: fare completa luce sulla vicenda ed individuare le eventuali responsabilità, chi vuol far credere il contrario tenta solo una inaccettabile strumentalizzazione della vicenda, che è ben più seria di qualsiasi battibecco politico. Dagli Enti preposti al controllo della sicurezza delle nostre acque, sia da chi fornisce il servizio idrico (GAIA) che dall’ASL, dagli operatori sanitari e anche dal Ministero della Salute, più volte interpellato, ci saremmo aspettati una maggiore reattività, per capire, valutare, e risolvere l’emergenza. Ad essi oggi chiediamo risposte chiare e definitive”.

“Ricordiamo che la presenza del tallio nella zona mineraria di Valdicastello è stata evidenziata grazie alla indagine avviata dall’Università di Pisa, e portata avanti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che ha richiesto anche a varie istituzioni fondi per finanziarla. Ma solo alla fine di settembre il Comune è venuto a conoscenza della presenza di tallio nell’acquedotto. Da allora è scattata l’ordinanza del Sindaco a tutela della salute, la sorgente inquinata è stata chiusa e la rete di distribuzione della zona è stata già quasi completamente sostituita. Il problema vero sta nel verificare da quanto tempo e con quali conseguenze i cittadini di Valdicastello abbiano bevuto acqua contaminata. Per questo apprezziamo la decisione della Regione Toscana di avviare, su richiesta dell’Amministrazione, l’indagine epidemiologica sulla popolazione locale, ma chiediamo che venga condotta con grande sollecitudine e che le analisi vengano effettuate sulla più ampia fascia possibile di cittadini, con particolare attenzione per i bambini ed i soggetti a rischio”.

“Per quanto riguarda invece l’estensione della contaminazione alla rete del Centro, vi sono probabilmente stati errori nella gestione dell’acquedotto in quanto il tallio non è presente in altre sorgenti o pozzi oltre a Valdicastello. Per questo ci associamo anche alla richiesta dei cittadini di riduzione delle bollette nel periodo del divieto, ma soprattutto chiediamo che siano individuate le responsabilità per evitare che questi problemi si ripetano nel futuro. Concordiamo infine con la decisione che, al fine della tutela della Salute pubblica, le indagini sulla presenza di tallio e altri metalli pesanti vengano estese all’intera rete idrica di Pietrasanta e chiediamo all’amministrazione di adoperarsi in tutti i modi possibili per fare in modo che venga rivista la Legge nazionale che regolamenta i controlli sulle acque destinate al consumo umano, in modo da scongiurare per il futuro episodi analoghi a quello capitato alla nostra comunità”.

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ultimo aggiornamento: 13-11-2014


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