VIAREGGIO. “La partecipazione alla fiaccolata promossa dalle organizzazioni sindacali, economiche e di volontariato per promuovere una legalità connessa ad una cittadinanza attiva è stata un successo”: ne è convinto Mario Navari, segretario versiliese di Rifondazione Comunista.

“Una bella manifestazione a seguito dell’incidente in via Coppino, dove un ragazzo di Massarosa è stato mandato in fin di vita da un diciassettenne viareggino e l’unico intervenuto in difesa della vittima è stato un migrante poiché il resto delle persone presenti sono rimaste ad assistere, spettatori passivi come in un film horror in diretta.

“Un corteo di migliaia di persone che esprimeva valori e proposte opposte al pensiero della destra nostalgica – l’Anpi con il gonfalone -, opposte alle ronde razziste – associazioni del sociale come la Crea e comitati di immigrati -, opposte all’uso dell’ esercito – un bel pezzo di popolo, di famiglie e di giovani, anche antagonisti. Proposte che vanno nella direzione di quei cittadini viareggini che sono scesi in strada ad organizzare cene e momenti di condivisione per recuperare uno spirito di comunità aperta.

“Appuntamento importante per interrogarsi sul degrado economico, politico e sociale inserito in una crisi accentuata dal dissesto e dal commissariamento del Comune di Viareggio.

“Passaggio dovuto davanti al bar Fappani, perché troppo pochi sono coloro che si preoccupano di una criminalità pericolosa, clan camorristici e rami della ‘ndrangheta calabrese, inserita nel territorio viareggino come emerge anche dai recenti sequestri di appartamenti di valore, negozi noti, fondi commerciali e dozzine di conti correnti anomali.

“Una legalità che trovi soluzioni nel vivere della comunità, promuovendo spazi e luoghi di socialità e impedendo la chiusura di centri di aggregazione come la piscina. Una fiaccolata che ha chiesto di fermare la violenza, per poter dare voce e sostegno a quei cittadini che chiedono di riappropriarsi dei quartieri e delle strade per ritrovare la passione e la partecipazione di tutti nella gestione pubblica.

“Una fiaccolata che si è fermata ad abbracciare e ringraziare Gandi Brijani, gestore del Balkan Express, unico intervenuto per salvare la vita di un essere umano”.

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ultimo aggiornamento: 15-11-2014


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