MASSAROSA. Si è tenuta nei giorni scorsi una riunione sul tema delle bilance e dei ricoveri per barchini presenti nell’ambito del bacino del lago di Massaciuccoli; all’incontro, che si è orientato – dopo una primo momento preparatorio svoltosi poche settimane fa – su aspetti pratici ed operativi relativi agli aspetti normativi e, in particolare, alla individuazione delle modalità con cui affrontare questo annoso problema, hanno partecipato il Presidente e i tecnici dell’Ente Parco e i rappresentanti dei comuni di Viareggio, Massarosa e Vecchiano.

Sono stati in particolare definiti alcuni aspetti procedurali e burocratici: lo spartiacque sarà la cosiddetta “Legge Ponte” del 1967, che apportò alla Legge urbanistica del 1942 una serie di ampie modifiche e che riconobbe i titoli esistenti. Per quanto riguarda quindi le strutture già in possesso di autorizzazioni antecedenti al 1967, i lavori svolti dall’Ente Parco e dai comuni interessati hanno accertato che i relativi proprietari dispongono già dei titoli necessari per procedere a lavori di risistemazione e riqualificazione, che dovranno comunque essere effettuati in attuazione e nel rispetto del Piano di gestione del Massaciuccoli.

Per quanto riguarda invece le strutture risalenti ad anni successivi al 1967, è stato concordato che per il riconoscimento di titoli e diritti dovrà essere messo a punto, in base ai criteri stabiliti dal Piano di gestione del Massaciuccoli, che insieme al Piano territoriale del Parco e al Regolamento d’uso costituisce lo strumento di pianificazione di riferimento, un apposito piano di recupero e di riqualificazione ambientale.

La definizione di un Piano di recupero destinato a riqualificare, anche da un punto di vista paesaggistico, il lago e il bacino del Massaciuccoli, può essere portata avanti dagli enti interessati dando seguito ai commi 6 e 7 dell’articolo 44 del Piano di gestione: non si tratta quindi di una variante, ma viene data attuazione ad aspetti specifici già previsti dagli strumenti di pianificazione, per i quali è previsto un iter amministrativo e burocratico molto snello, tanto che l’Ente Parco ha chiesto agli stessi comuni di collaborare fattivamente alla costruzione del piano di recupero, che dovrà essere poi discusso dal Consiglio direttivo dell’Ente Parco e concluderà poi il relativo iter di approvazione da parte degli enti competenti (in particolare Provincia di Lucca, Soprintendenza e Consorzio di Bonifica) in un’apposita conferenza di servizi.

Per agevolare i lavori degli uffici comunali, nelle settimane scorse l’Ente Parco ha fornito loro un’ampia e dettagliata documentazione relativa a un recente censimento delle bilance e dei ricoveri esistenti, sulla base della quale dovranno poi procedere ad una mappatura reale confrontando i dati relativi alle preesistenze con quelli relativi alle autorizzazioni edilizie e, in base alle risultanze, avanzare le loro proposte da inserire nel piano di recupero.
Obiettivi del piano di recupero sono dunque, da un lato, inquadrare il tema da un punto di vista normativo e, dall’altro, individuare con certezza i tempi di attuazione. Dopo un adeguato periodo di pubblicità, i proprietari che non dovessero ottemperare alle previsioni del piano e quindi non fossero in grado di prendersi cura di eventuali situazioni di abbandono – condizioni che causano anche degrado ambientale, presenza di rifiuti e materiali edilizi, etc. – dovranno provvedere a demolire o smantellare ciò che rimane delle strutture. Qualora ciò non avvenisse, sarebbero i comuni ad intervenire, rimettendo ovviamente le spese ai rispettivi proprietari.

“L’Ente Parco – dichiara il Presidente del Parco, Fabrizio Manfredi – è ormai da tempo al lavoro per garantire, per quanto riguarda il risanamento paesaggistico del Massaciuccoli, un efficace coordinamento con i comuni di Viareggio, Massarosa e Vecchiano e quindi per prevedere che le strutture possano essere eliminate se inutilizzate e fatiscenti, ovvero, se utilizzate, salvaguardate come esempio di architettura “spontanea” rispettosa dell’ambiente. Il Piano di recupero e di riqualificazione ambientale dovrà quindi avere il compito di sanare le situazioni esistenti e creare i presupposti per una piena promozione del Lago di Massaciuccoli: il lavoro in corso – conclude Manfredi – affronta infatti aspetti di vitale importanza, ormai divenuti ineludibili, che s’inseriscono nel più ampio tema del risanamento ambientale del Lago di Massaciuccoli e di rilancio del contesto anche in termini turistici”.

La prossima riunione tra l’Ente Parco e i comuni interessati per definire una prima proposta effettiva di piano di recupero è prevista per mercoledì 17 dicembre.

 

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ultimo aggiornamento: 20-11-2014


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