VIAREGGIO. Ieri mercoledì 26 novembre è stato il giorno di “Legalità, mi piace”, la giornata di sensibilizzazione nazionale promossa da Confcommercio per porre l’attenzione sugli effetti prodotti dalla crisi economica sui fenomeni di criminalità. Momento-clou dell’iniziativa è stata la diretta streaming che ha permesso a tutte le sedi provinciali di Confcommercio collegate di ascoltare gli interventi sull”argomento del presidente nazionale della Confederazione Carlo Sangalli e dei ministri della giustizia Andrea Orlando e dell’interno Angelino Alfano.

Anche Confcommercio delle Province di Lucca e Massa Carrara ha partecipato all’evento, collegandosi in diretta dalla sua sede centrale di Lucca. Per l’occasione, a Palazzo Sani si sono dati appuntamento il presidente Ademaro Cordoni, il direttore Rodolfo Pasquini e diversi componenti di giunta e del Consiglio direttivo, oltre ad alcune autorità. Particolarmente interessati i temi trattati durante e subito dopo la diretta streaming, quali la percezion degli imprenditori sull’andamento della criminalità; esperienze dirette o indiretta di questo fenomeno; risposte a richieste estorsive; misure cautelative nei confronti del racket; il fenomeno del taccheggio e i problemi specifici del territorio.

Per quanto riguarda le province di Lucca e Massa Carrara, di notevole interesse sono i dati relativi a uno studio nazionale promosso da Confcommercio all’interno di ciascuna provincia, i quali hanno evidenziato, ad esempio, come il saldo a Lucca fra attività nate e chiuse nel 2014 (da gennaio a settembre) sia negativo sotto ogni voce: dal manufatturiero (meno 182), alle costruzioni (meno 256), per proseguire con il commercio (meno 238, di cui meno 129 per le attività al dettaglio e meno 109 per i servizi di alloggio e ristorazione). Lucca, in questa speciale classifica, occupa la poco gradevole seconda posizione in Toscana, ovvero sia solo la provincia di Firenze registra un saldo negativo maggiore. Saldo positivo invece a Massa Carrara, che sia pure di poco, registra per il settore del commercio un più 13. Nuove sfide in arrivo dunque per la Confcommercio interprovinciale, decisa più che mai a sostenere le imprese con i propri servizi sindacali e creditizi a tutela a difesa di una categoria che, più di altre, sta pagando un dazio carissimo alla crisi economica generale.

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ultimo aggiornamento: 27-11-2014


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