Preso a Bagni di Lucca il “killer degli animali”: era un insospettabile pensionato

LUCCA. Un insospettabile pensionato ultraottantenne dedito al bracconaggio seriale è stato assicurato alla giustizia in Val di Lima: lacci e trappole sono state disinnescate e sequestrate, insieme al fucile usato per finire gli animali prigionieri dei congegni di cattura proibiti.

In una frazione montana del Comune di Bagni di Lucca: pochi giorni fa, nel corso di un normale sevizio di controllo  gli Agenti del Corpo forestale hanno individuato un’area agricola disseminata di meccanismi proibiti per la cattura di  animali: lacci innescati lungo i sentieri, trappole attive con esche alimentari e congegni a scatto perfettamente funzionanti.
Appostatisi in loco, i Forestali hanno visto sopraggiungere il responsabile che tra le sue dotazioni aveva anche un fucile  da caccia, usato per sparare a bruciapelo agli animali catturati, prigionieri inermi delle trappole, predisposte con astuzia e abilità.

Gli stessi forestali, pur con esperienza di servizio pluridecennale, sono rimasti sbigottiti: il “serial killer” era un  insospettabile pensionato ultraottantenne che con invidiabile abilità e grande freddezza, aveva predisposto e attivato  diverse trappole micidiali. Tutti i mezzi di caccia, compresi fucile e munizioni, sono stati subito disinnescati e sottoposti a sequestro giudiziario, prontamente convalidato dalla Magistratura inquirente.

Lacci e trappole sono odiosi strumenti di cattura perchè uccidono senza alcuna distinzione gli animali selvatici come quelli  domestici, sempre a prezzo di indicibili sofferenze inflitte ad esseri viventi innocenti, tra i quali sovente ricadono specie  protette o in via di estinzione.

L’efferata barbarie messa in atto dal responsabile dei fatti descritti ha indotto il Corpo forestale dello Stato a segnalare  l’accaduto anche alla Questura di Lucca, che valuterà a breve se sussistono le condizioni per la revoca della licenza di  caccia, prevista a carico di chi incorre in illeciti venatori di conclamata gravità.

Il Corpo Forestale invita il mondo venatorio al rigoroso rispetto delle disposizioni di legge e ad impiegare solo i metodi di caccia consentiti dalla legislazione vigente.

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