SERAVEZZA. I rappresentanti sindacali e il direttivo della Fillea Cgil della provincia di Lucca si sono riuniti ieri venerdì 5 dicembre a Seravezza per discutere sulla situazione generale nel paese sulle ragioni dello sciopero generale del 12 dicembre 2014 e della sicurezza nel settore.

Il direttivo ricorda che il 12 dicembre è il 45esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, “il cui obiettivo era di gettare il paese nel terrore e favorire una svolta autoritaria per bloccare il forte movimento di rivendicazioni sindacali, sociali e politiche che scuotevano profondamente la società”.

La discussione ha affrontato i temi politici economici e produttivi del settore, “ponendo attenzione alla mancanza di un progetto per il futuro del nostro Paese ed in particolare alla mancanza di una politica industriale e di investimenti pubblici che possa creare le condizioni per la creazione di posti di lavoro con diritti e regole certe.

“I fatti di cronaca venuti alla luce nei giorni scorsi su quanto accaduto a Roma rende non più rinviabile la Riforma degli Appalti che garantisca legalità trasparenza e sicurezza. Anche i temi della sicurezza sono molto sentiti, la crisi che ha colpito il nostro Paese ha fatto abbassare l’attenzione sulla sicurezza nei posti
di lavoro, crediamo quindi che sia necessario riprendere una campagna di controlli mirati da parte degli organismi preposti”.

I rappresentanti sindacali della Fillea-Cgil di Lucca respingono la “riduzione dei diritti prevista dalla legge delega sul lavoro approvata in Parlamento”. “Licenziare liberamente i Lavoratori abolendo il diritto del reintegro, video-sorvegliarli, de-mansionarli, assicurargli gli ammortizzatori sociali in funzione dei contributi previdenziali versati, racconta l’idea di un mondo del lavoro gestito solo dalle discrezionalità delle imprese e non dai diritti definiti dalle leggi”.

I rappresentanti sindacali invitano così tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil per il giorno del 12 dicembre e a partecipare alla manifestazione a Pisa: “Occorre contrastare l’idea che per aumentare la produttività del Paese e per uscire dalla crisi si devono togliere i diritti ai lavoratori.

“Così come è impellente intervenire sulla materia previdenziale, rendendo esigibile l’anticipo previdenziale per i Lavoratori che svolgono i lavori pesanti e faticosi abolendo il taglio delle prestazioni previdenziali della legge Fornero. L’avanzata età dei lavoratori del settore costruzioni costituisce, oltre ad una ingiustizia sociale anche un problema di sicurezza sul lavoro”.

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ultimo aggiornamento: 06-12-2014


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