dal nostro inviato

MARLIA. Dal fischio finale di Lammari-Viareggio sono passati pochi minuti. Di fronte agli spogliatoi, Paolo Tognarelli fuma e passeggia nervosamente. L’adrenalina è sempre a mille. Figuriamoci se Michelotti non avesse parato quel rigore al 93′ e le zebre avessero perso. “Ci siamo complicati la vita da soli, non possiamo rischiare di perdere all’ultimo secondo. Certo, se dovessi giudicare la prima mezz’ora, direi che avremmo meritato di vincere, ma le partite vanno valutate nei novanta minuti. Fino alla prima espulsione i padroni del campo eravamo noi. Ho tolto Discetti perché, nonostante avesse fatto bene, mi serviva la corsa di Benedetti. Dobbiamo metterci in testa che noi non siamo il Barcellona”. Tanto per intendersi: il Viareggio non è ancora in grado di “ammazzare” il campionato.

Tognarelli prova a conservare qualcosa di buono dal pari di Marlia, nonostante nutra una comprensibile rabbia. “La mole di gioco che abbiamo costruito è stata notevole, non buttiamo questo pari. Anzi, ce lo teniamo stretto facendo in modo che ci serva da lezione. Non bisogna mai abbassare la guardia e su campi del genere gli errori vanno limitati.  Ci sono cose positive che mi fanno ben sperare”. Tranne quel brivido nel finale.

Gabriele Noli

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ultimo aggiornamento: 07-12-2014


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