SERAVEZZA. Dopo le affermazioni del Consigliere Cavirani uscite sulla stampa in merito alla variante BL23-24, recentemente approvata dal Consiglio comunale per la realizzazione di un centro di media distribuzione sulla Via Emilia, intervengono con alcune precisazioni il Sindaco Ettore Neri e l’Assessore all’urbanistica Valentina Salvatori.

“Il progetto, in piena coerenza con le previsioni del vigente regolamento urbanistico, riguarda un’area del nostro territorio che si colloca al di fuori del centro abitato di Querceta e di affaccio su un’importante via di collegamento di rilievo provinciale; una zona pertanto che si caratterizza come particolarmente idonea per questa tipologia di interventi e destinata a rivolgersi ad un bacino di utenza superiore a quello strettamente comunale. La struttura andrebbe, infatti, ad inserirsi in un territorio comunale con una popolazione di quasi quattordicimila abitanti – numero appunto destinato ad aumentare se si tiene conto di quella complessiva intercomunale dell’asse mare-monti -, andando ad arricchire e, per la fascia di mercato che andrebbe ad interessare, variare l’offerta commerciale esistente. L’insediamento che, se realizzato, avrebbe anche una ricaduta positiva sul piano occupazionale e di sviluppo dell’indotto complessivo, comporterebbe per la comunità importanti vantaggi sotto il profilo delle opere previste in perequazione: oltre alla realizzazione di un lungo tratto di pista ciclabile (da Ponte di tavole fino alla rotonda di Forte dei Marmi), la costruzione di una palestra per la scuola elementare del Frasso e la realizzazione, come opera di mitigazione ambientale, della fognatura su via Emilia.

Denunciando presunti problemi di traffico e di parcheggi che verrebbero a crearsi sulla via Emilia, il Consigliere Cavirani dà piuttosto l’impressione di non conoscere bene la variante approvata la scorsa settimana. In particolare, male interpreta l’osservazione presentata dalla Provincia, circa la necessità di limitare il numero di accessi sulla Via Emilia. L’indicazione, presentata in un’ottica migliorativa, è stata condivisa dal Consiglio comunale, con lo scopo di evitare che con più accessi possa essere rallentata la circolazione sul tratto stradale interessato, snaturandone la funzione di scorrimento. Contrariamente a quanto affermato, dunque, la Provincia non ha rilevato né in sede di VAS, né con osservazione, l’esistenza di un problema di traffico o di eccessivo carico sulla Via Emilia. Il progetto prevede inoltre (e non potrebbe essere altrimenti) la realizzazione di ampio parcheggio interno la cui superficie è calcolata secondo gli standard, previsti per legge, in misura adeguata alla tipologia d’intervento.

In ogni caso, se il consigliere avesse voluto esprimere dubbi e criticità avrebbe potuto farlo intervenendo in sede di commissione consiliare o direttamente nel dibattito del Consiglio comunale, nel quale non è intervenuto. Invece, ha preferito sottrarsi al voto senza prendere una posizione chiara, contrariamente a quanto fatto dal resto dell’opposizione, che ha votato la variante all’unanimità in sede di adozione e si è limitata ad esprimere un voto di astensione in fase di approvazione.

Rispetto all’affermazione, grave, che l’Amministrazione userebbe diversi pesi e misure a seconda del valore economico delle varianti e dei piani, forse sarebbe opportuno che il consigliere fornisse degli esempi concreti, prima di rivolgere accuse generiche e infondate”.

 

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