VIAREGGIO. “Non posso nascondere una grande soddisfazione nell’aver visto muoversi il ponte nuovo e andare al suo posto dove rimarrà per molti anni”. Lo scrive Chiara Romanini, ex vicesindaco di Viareggio.

“La sfida di fare il ponte molti la chiamarono “incoscienza dei 30 anni” e forse avevano ragione. Disagi ve ne sono stati e ve ne saranno ancora ma quel ponte, pagato dalla Regione fin dal 2007, doveva essere fatto e con esso la nuova viabilità. La politica ci ha dormito 7 anni per paura di perdere consensi con i disagi che si sarebbero creati. E forse è vero anche quello.

Questa opera, fatta in pochissimo tempo non ha un merito politico ma tutto umano e senza colore: la caparbietà, la voglia, l’amore, la dedizione. Sono meriti svariati che uniscono il politico, il dirigente, i funzionari e tutto l’ufficio tecnico che, nonostante fosse decimato e impegnato su vari altri campi (ricordatevi che in piedi abbiamo messo i lavori in Passeggiata, i marciapiedi che sebbene fatti da Mover richiedono un notevole dispiego degli uffici comunali, la gara del mercato ittico e diverse asfaltature compresa quella della piazza Cavour) ha lavorato, senza orari, per 3 mesi garantendo il pieno rispetto dei tempi e la serietà comunale e delle ditte private per non creare eccessivi disagi.

Stamani ho assistito alla scesa del ponte ed una delle persone ivi abitanti alla quale non pochi disagi abbiamo creato (ma che ci ha riservato solo sorrisi e ringraziamenti) mi ha detto: ti vedo felice come un bambino. E’ vero, questa opera da “incosciente” mi ha reso felice come viareggino perché so che, anche nel momento economicamente peggiore della città, qualcosa si è mosso grazie alla volontà ed all’attaccamento per questo lembo di terra che si chiama Viareggio.

Ho sentito nei mesi tanti discorsi, tanto fango e tanta cattiveria, anche qualche gufo e francamente credo che in molti, anche dopo l’assurdo sospetto della mancanza dei certificati antimafia risoltosi in nulla, dovrebbe chiedere scusa o, quantomeno, pensarci tre volte prima di parlare. Nessuno di noi è perfetto ma prima di puntare il dito, collegarlo al cervello sarebbe buon uso.

Ed allora, siccome dietro ai lavori pubblici, al ponte, alla passeggiata ci sono delle persone io le voglio ringraziare: l’Ing. Riccardo Raffaelli, l’Arch. Giovanni Mugnani, l’Ing. Larisa Troiani (incarico di Responsabile della Sicurezza uno e Rup l’altra: senza un centesimo in più sullo stipendio, cosa rara se guardate agli incarichi di questa natura  dati in passato da ogni settore comunale) e tutto l’ufficio, gli operai del cantiere comunale, le ditte esterne (sospettate più volte a gran cassa e poi scagionate in silenzio), gli operai delle ditte pronti a lavorare ogni giorno in più per rispettare i tempi.

Ora è la fase dei collaudi, delle messe in prova, della nuova viabilità e si apre una fase nuova per il Lungo Canale che spero i nuovi Dirigenti e funzionari sappiano far funzionare come fino ad oggi è stato. Va ridisegnata una delle nostre cornici più belle e per farlo basta far arrivare quei finanziamenti ottenuti nei mesi scorsi disegnando la passeggiata del ungo canale ovest immaginandocela come cartolina di relax e storia attraverso le darsene. Sicuramente sarà fatto e tutti ne godremo.

Intanto concludo sottolineando che, per me è stato un onore lavorare con questo gruppo di persone che hanno portato al piccolo traguardo di stamani, ora Cari Viareggini, godetevi il nuovo ponte girante e fatelo diventare parte viva della nostra amatissima città”.

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ultimo aggiornamento: 11-12-2014


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