Tognarelli: “Speravo di chiudere l’anno al comando. La mentalità è quella giusta”

VIAREGGIO. Sorride sotto i baffi, Paolo Tognarelli. Missione compiuta. Viareggio campione d’inverno con un turno d’anticipo a dispetto di chi non avrebbe scommesso neppure un euro sulle zebre. Che col Seravezza hanno vinto in rimonta, sprecando – come al solito – troppe palle gol. Il tecnico bianconero sceglie il basso profilo e non replica a muso duro alle reazioni di Baldini e Vannucci (allenatore e presidente ospiti), che indicano nel rigore poi trasformato da Scandurra l’episodio che ha cambiato la partita. “A noi domenica ne hanno dati due contro, con due espulsioni – dice Tognarelli -, e allora cosa dobbiamo fare? Il calcio è questo, le decisioni si accettano nel bene e nel male”.

Preferisce soffermarsi su altri aspetti, Tognarelli. Come l’incapacità cronica del Viareggio di chiudere prima le partite, nonostante oggi in campo ci fosse pure Mammetti. “Continuiamo a sbagliare tante occasioni, ci manca un po’ di cattiveria negli ultimi metri. Caciagli e Scandurra hanno fallito ottime chance, ma hanno giocato col coltello tra i denti”. Stavolta sul dischetto si è presentato Scandurra: “Buglio non stava bene, i rigori sanno loro come gestirseli”. Il Viareggio tornerà in campo, ancora in casa, il 4 gennaio contro il Piombino. Lo farà da primo in classifica: “Ci speravo, ma sapevo che sarebbe stata dura. Abbiamo acquisito la giusta mentalità”.

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