SERAVEZZA. “Ieri 16 dicembre è stato il martedì nero dei contribuenti italiani, che hanno dovuto pagare le scadenze di tasi e imu. Come se non bastasse sotto l’albero di Natale il governo Renzi ha pensato di lasciare l’ennesimo gradito”regalo”. La nuova imu sui terreni agricoli: ciò che lascia esterrefatti, oltre all’odiosa retroattività dell’ennesima tassa voluta dal governo è il criterio utilizzato per individuare i comuni montani esentati dal pagamento”.
Lo scrive il consigliere comunale, Riccardo Maria Cavirani.
“Con il nuovo criterio infatti saranno esentati integramente i soli comuni che abbiano il centro (la sede legale del municipio) sopra i 600 metri, mentre una limitata esenzione (solo per gli imprenditori agricoli) è prevista per comuni con il centro situato tra 281 e 600 metri. Si tratta di un criterio demenziale con cui non si tiene assolutamente conto della morfologia di comuni come il nostro che, pur vendo il capoluogo ad un altezza relativamente contenuta, insistono su di un territorio ben più esteso, con picchi altimetrici notevolmente più elevati, e che richiede quindi numerose risorse per la propria messa in sicurezza.
Ancora una volta gli Enti Locali sono costretti a subire norme ingiuste, volute da chi sembra non avere la minima idea di quanto sia difficoltoso amministrare realtà complesse e difficili come la nostra.
Invece di puntare su agevolazioni fiscali che inducano i residenti a prendersi cura dei terreni montani e consentano alle amministrazioni locali di curarne pienamente la messa in sicurezza, a vantaggio della intera collettività, si sottraggono ulteriori risorse, pubbliche e private, a territori che ne hanno invece quanto mai bisogno”.

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