PIETRASANTA. “Eccoci qua, pronti per iniziare questa nuova avventura, per me, delle primarie di coalizione del centro sinistra per le elezioni amministrative del maggio 2015. Ogni partenza però è anche un punto di arrivo. Questi 5 anni di amministrazione sono stati 5 anni intensi, ricchi di esperienza, di emozioni ma soprattutto occasione per incontrare persone e costruire relazioni determinanti per la mia vita e per conoscere meglio il nostro territorio con le sue ricchezze e fragilità soprattutto ambientali. Ho chiari nella mente molti volti e storie che hanno saputo, ciascuna per motivi diversi, intrecciarsi e incidere nella mia storia”.

Lo scrive l’assessore, Italo Viti che si presenta così alle prossime primarie del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative di Pietrasanta.

“Credo che queste primarie siano una occasione per tutti per individuare la persona che meglio possa interpretare le nuove sfide di questo tempo, portare avanti un percorso iniziato 5 anni fa e che credo possa avere ancora un lungo futuro.

Il mio impegno per la città ma soprattutto la passione educativa per i giovani e per la relazione con l’altro nasce con forza nel periodo del servizio civile presso la casa Diocesana La Rocca. Sono passati 20 anni ma ho imparato allora, e ogni occasione di relazione ne rafforza sempre più la convinzione, che non possiamo vivere appieno senza dare e ricevere fiducia. Lo scontro con la sfiducia nelle istituzioni e nella politica è stata la fatica più grande sperimentata in questi anni a cui non possiamo arrenderci.

La fiducia è la realtà che rende possibile il vivere e il vivere in una relazione positiva: nell’amicizia, nell’amore, nel rapporto maestro-alunno, nella relazione medico-paziente così come tra cittadino e politico. Se una persona non riesce a fidarsi di nessuno è condannata all’isolamento. Su Repubblica del 2 gennaio scorso Enzo Bianchi scrive: “È proprio la fiducia che può creare il legame sociale e generare la comunità: a livello politico la mancanza di fiducia genera una stanchezza nella democrazia e quindi ne mina la credibilità, aprendo lo spazio alla barbarie. Se la fiducia oggi difetta lo si deve in particolare a un triplice disincanto, sul piano economico, politico e identitario. Il senso del vivere insieme è compromesso dalla logica del mercato che privilegia l’interesse particolare e nega l’istanza di solidarietà; la vita politica offre il triste spettacolo di uno scollamento rispetto ai cittadini e di una autoreferenzialità elettiva che genera diffidenza e inaffidabilità; l’identità collettiva è smarrita e regredisce in un appiattimento su comunanze di tipo tribale”

Allora, che fare? Dobbiamo prendere coscienza che la fiducia si coltiva nel rispetto per gli altri, nella capacità di dialogo. Credo che ci voglia molta umiltà, voglia di conoscere senza fermarci in superficie e lavorare ed impegnarsi per costruire insieme, partendo da una scelta di valori e di etica, da una amministrazione comunale, valorizzata in tutte le sue parti, disponibile e accogliente per il cittadino, accanto alle persone. Bisogna ricreare affezione verso la politica come servizio per il bene comune, costruire comunità, allargare la partecipazione. Sento forte la responsabilità di contribuire a costruire questo “noi” come percorso, la volontà di impegnarmi con altri perché cresca il numero delle persone, delle associazioni, delle realtà e dei cittadini che si impegnano e assumono la loro parte di responsabilità.

E attraverso l’incontro e il dialogo possiamo con forza credere e realizzare alleanze tra tutte le realtà e le risorse del nostro territorio, dalla marina alle colline, per costruire una visione d’insieme dove il turismo, cultura, arte, artigiano, ambiente, scuola e così via si sentano parte di un unico sistema che vada anche oltre Pietrasanta. Rafforzare la dimensione di comunità: questo vuol dire per noi vivere una vita serena che è il fondamento per una coesione sociale. Questo è anche un invito a tutti quelli che condividono questa prospettiva a fare un tratto di strada assieme e a riconoscere che il mondo in cui viviamo è, sempre e inevitabilmente, opera nostra. Abbiamo questo tempo per portare il nostro contributo per costruire il futuro di Pietrasanta e allora non perdiamolo”.

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