OLBIA. Sgominata un’associazione a delinquere finalizzata al furto di codici di carte di credito e al loro utilizzo in esercizi commerciali, spesso compiacenti.
Sono circa tremila le transazioni illecite per un giro di affari di circa un milione di euro individuate dai carabinieri di Olbia nell’ambito dell’operazione “Carder” che ha portato all’arresto di sei persone (tre in carcere e tre ai domiciliari), sei obblighi di dimora, 27 cittadini sottoposti ad indagine e 51 perquisizioni in Sardegna e nella penisola.
Quella scoperta dai militari e’ una vasta frode informatica che interessa Olbia, Arzachena, Golfo Aranci, Porto Torres e Cagliari ma anche il milanese, e grosse citta’ italiane e la Versilia.
In carcere sono finiti Francesco Fadda, di 40 anni, di Sassari, considerato il capo, arrestato in Ungheria, assieme alla sua convivente Sona Matiskova, di 21, ed un altro ungherese, del quale non sono state fornite le generalita’, che si occupava di procurare i codici illeciti per poi smistarli in Italia. I codici venivano sottratti attraverso una “skimmer”, strumento usato per copiare le carte di credito, ma anche attraverso internet. Il comandante dei Carabinieri di Olbia, Nicola Lorenzon, ha mostrato un video di youtube nel quale vengono descritti i passaggi per rubare e clonare i codici delle carte di credito, un vero e proprio “vademecum della frode informatica” e di cui era in possesso uno degli arrestati.
Ai domiciliari sono finiti Giammario Chessa, di 47, di Olbia, che aveva il compito di trovare commercianti che consentissero di “strisciare” le carte fasulle nei Pos dei loro esercizi in cambio di un ritorno economico; Antonello Beccu, di 48, di Olbia, e Francesco Cardogna, di Alghero. Accuse minori contestate invece alle altre persone coinvolte. Secondo i militari le indagini, ancora in corso e avviate nove mesi fa, potrebbero individuare ulteriori transazioni oltre alle migliaia finora emerse, mentre altri dettagli potrebbero derivare dalle 51 perquisizioni in ambito nazionale. Fra i commercianti compiacenti, che pur essendo a conoscenza della falsita’ delle carte di credito, mettevano a disposizione i Pos per effettuare pagamenti fittizi, ve ne sono molti di Olbia, Costa Smeralda e Alghero. Per le indagini i carabinieri si sono avvalsi della collaborazione degli esperti informatici dell’Universita’ di Cagliari e di varie societa’ di intermediazione. (ANSA).

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ultimo aggiornamento: 12-01-2015


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