PIETRASANTA. Il Tribunale di Lucca ha condannato a sei mesi di detenzione e 15 mila euro di ammenda, più il pagamento delle spese processuali quattro dirigenti, vertici di Tev Veolia, al processo per l’inceneritore di Falascia a Pietrasanta, messo sotto sequestro nel 2010 da parte della Procura di Lucca in seguito alla denuncia dei comitati ambientalisti riguardo i livelli di inquinamento emessi.
Assolti per le accuse penali di contaminazione del suolo e del torrente Baccatoio, poichè il fatto non sussite. Il sequestro dell’impianto portò alla conseguente chiusura, ed è escluso dal piano regionale dei rifiiuti e della pianificazione dell’ambito teritoriale (Ato Toscana Costa).
La sentenza riconosce il risarcimento agli enti e alle associazioni che si sono costituiti parte civile Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta, Consorzio Bonifica Versilia Massaciuccoli, WWF la liquidazione in sede civilistica.