VERSILIA. Nuova puntata di A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.

Il tipico pane toscano

Il tipico pane toscano è, ovviamente, senza sale ma da cosa deriva questa tradizione alimentare? E’ uso comune sostenere che il “pane sciocco” sia una necessità dettata dalla “robustezza” della cucina toscana coi suoi piatti tipici alquanto saporiti…si pensi alla ribollita o allo stesso prosciutto toscano con la sua sapidità.

In realtà ci sono eventi storici ben precisi che portano al consolidarsi della tradizione: nel XII secolo Pisa, Repubblica Marinara, blocca i commerci del sale verso Firenze sperando di battere la rivale prendendola per la gola. I fiorentini, anziché darsi per vinti, iniziano a produrre il loro pane senza sale. Altri sostengono che le pesanti gabelle sul sale abbiano favorito la diffusione del “pane sciocco”.

Comunque sia questa usanza alimentare doveva essere ben radicata all’inizio del Trecento; pensiamo alla Divina Commedia dove nel canto XVII del Paradiso Cacciaguida, bisavolo di Dante, nel profetizzare al poeta l’esilio lo fa proprio con queste parole “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui…”

Un consiglio per un aperitivo goloso? Tostate il pane toscano e sopra ogni fetta mettete un filetto d’acciuga, pomodoro, cipolla tritata, basilico, sale e olio. Accompagnate il crostino con un buon Chianti ‘giovane’ DOCG (dell’ultima vendemmia).

 

 

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