VIAREGGIO. Studenti, piccoli e grandi con i loro genitori si affannano per gli ultimi ritocchi, perché tutto possa ottenere il risultato sperato con un impegno ed una dedizione davvero speciale.

Tanti sono stati anche quest’anno gli studenti che hanno  frequentato il laboratorio pomeridiano  del Prof. Franco Benassi che presenta un omaggio all’artista UBERTO BONETTI, disegnatore della maschera Burlamacco presente dal 1931 .

Nel  laboratorio è bellissimo vedere la distesa dei Burlamacco di ogni dimensione, che man mano dopo colla e carta vengono tolti dagli stampi e poi, dopo essere ben asciutti, dipinti, tanto da diventare espressivi e quanto mai “reali”… e poi i manifesti, quelli storici, riprodotti su pannelli e gli strumenti musical. Il carro prende forma e l’elogio al Maestro Bonetti non potrebbe essere più evidente e riconoscibile. Interessante e appassionante  per i giovani è stato l’intervento storico sulla maschera di Viareggio curata da Umberto Guidi, giornalista,  e dalla figlia dell’artista Adriana Bonetti.  Gli strumenti musicali creati come di consuetudine da Carlo Alberto Petrucci e utilizzati nella banda musicale dell’Istituto  guidata dal maestro Garelli.

“Vogliamo dare ai nostri studenti un messaggio importante, da ricordare, quello che arricchisce l’esperienza, che fa crescere, che li fa essere protagonisti, che dà il senso di appartenenza ad un territorio  spesso non valorizzato che invece ha molte potenzialità da esprimere”.

Questo è il saluto della preside De Angeli per la buona riuscita, dopo tanto lavoro, con presenza del carro sui viali a mare.

 

Questa la descrizione del carro “Ieri, oggi e domani…”.

Nel manifesto pubblicitario dell’edizione 1931: dopo la sua prima comparsa, la maschera rimane senza nome per 8 anni. Negli anni il Burlamacco si evolve, si trasforma e si aggiorna pur rimanendo sempre fedele al modello iniziale e con lui anche Ondina, sua compagna già dal manifesto del ’31, che compare e scompare a fasi alterne nei manifesti carnevalari di Viareggio.

Il 21 dicembre 1988 Burlamacco entra, come maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, al Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari di Roma. Una figura monumentale in carta a calco di Burlamacco è esposta al Museo dell’Uomo di Parigi. Nella pedana aggregativa della scuola la maschera Burlamacco è divisa in due parti. Da un lato la maschera tradizionale caratterizzata da una tuta tubolare in stile futurista a rombi biancorossi, un pompon nero sulla pancia,un’alta feluca rossa, mantello nero e faccia truccata da clown. Nella seconda parte la rielaborazione della maschera con scelta di colori e forme modificate, studiando sempre la rielaborazione curata proprio dallo stesso Bonetti che presento’ alcune varianti della maschera, sempre sui manifesti pubblicitari del Carnevale, tra cui ricordiamo la versione pop art del 1967 e quella postmodernista del 1980. Questo lato modificato,  ha uno spazio nero sulla fiancata destra della pedana aggregativa con un grosso punto interrogativo “ quale futuro per il carnevale?” uno stimolo e un pungolo proposto non a caso dagli studenti, una riflessione delle nuove generazioni.

 

 

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