dal nostro inviato

GHIVIZZANO. L’atteggiamento conservativo non ha pagato. Il Viareggio ha giocato per lo 0-0, rinunciando a priori all’idea di poter creare un solco tra sé e chi stava dietro. Le distanze col GhiviBorgo si sono azzerate in un mercoledì di metà febbraio. Per uscire indenni dal “Carraia” le zebre non dovevano commettere errori in difesa: quello del minuto 40 della ripresa si è rivelato fatale. Borgia, come un Intercity, ha straripato a destra, approfittando della flebile resistenza opposta da Signorini e Caciagli, il neoentrato Angelotti – da poco entrato – dopo aver vinto un rimpallo con Monopoli, ha freddato Carpita con un tiro sporco. Sbadata e sfortunata, la squadra di Tognarelli torna da Ghivizzano con le ossa rotte e tanti interrogativi. Oltre ad una classifica che adesso non permette altri passi falsi.

Al “Carraia” di bel gioco se n’è visto ben poco: agonismo alle stelle, come gli errori. Chi pretendeva la qualità, avrebbe fatto meglio ad aspettare la Champions League. Lanci lunghi, sponde e contrasti dall’inizio alla fine, da entrambe le parti. Hanno corso pochi pericoli i due portieri, complici gli attacchi sterili e le difese (quasi sempre) impenetrabili. Vita dura per Scandurra e l’ex di turno Mammetti: l’unico che ha provato a rompere l’equilibrio è stato Bruzzi, tre conclusioni in tutto. Fiammate sporadiche e isolate, nessuna manovra studiata in allenamento.

Il GhiviBorgo ha in Sireno un cervello che pensa e che col pallone tra i piedi sa sempre cosa fare, in Borgia un terzino che sfonda ma non fa sfondare. E in Angelotti “The Finder”, il risolutore. Dopo la doppietta col Seravezza, è entrato poco prima della mezz’ora della ripresa, siglando nel finale il gol che rimescola il mazzo del campionato.

Giù di tono e senza idee, il Viareggio ha compiuto un altro passo indietro. Dai terzini poca spinta (Signorini più intrepido, ma troppo impreciso), da Buglio ci si attende sempre quel qualcosa in più che stavolta è mancato. E neppure gli inserimenti di Benedetti e Dell’Ovo sono serviti. Una doccia gelida, non fredda, che costringe le zebre a riflettere sui perché di una sconfitta preoccupante per come è arrivata. L’idea di accontentarsi del pari si è rivelata un boomerang i cui effetti rischiano di essere devastanti. Domenica (22 febbraio) contro la Cuoiopelli, la riprova. Senza Caciagli, squalificato. Viareggio, se ci sei, batti un colpo.

GHIVIBORGO-VIAREGGIO 1-0

GHIVIBORGO (4-3-1-2): Trezza; Borgia, Barretta, Vita, Angeli; Lelli (27′ st Angelotti), Sireno, Cecchini; Colombi; Vanni, Alfredini (34′ st Cecchetti). All. Fanani.

VIAREGGIO (4-3-3): Carpita; Chimenti, Visibelli, Monopoli, Signorini; Mariani (44′ st Martinelli), Buglio, Caciagli; Mammetti, Scandurra (21′ st Benedetti), Bruzzi (31′ st Dell’Ovo). All. Tognarelli.

Arbitro: Stanghellini di Siena.

Rete: 40′ st Angelotti.

Note: ammoniti Cecchini, Vita, Colombi, Alfredini, Angelotti (GhiviBorgo), Caciagli, Benedetti (Viareggio). Angoli 5-3. Recuperi 2′ pt, 4′ st.

Gabriele Noli

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calcio eccellenza ghiviborgo viareggio

ultimo aggiornamento: 18-02-2015


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