VERSILIA. Nuovo appuntamento con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti.

Attenzione all’errore dell’esperto: consigli per evitarlo.

Nel film animato “Kung Fu Panda”ad un tratto mi ha colpita una frase: “ oggi è un dono. Per questo si chiama presente”.
Ma come ci accostiamo ad un dono? Di solito con sorpresa e curiosità non sapendo cosa ci attende prima di scartarlo. Appena aperto il pacco regalo, guardiamo con interesse l’oggetto che contiene. È l’ennesimo maglione che riceviamo in vita nostra, eppure lo guardiamo come se fosse il primo che vediamo, nei minimi dettagli, notando la forma, il bel colore e la stoffa, lo accarezziamo per sentirne la morbidezza e lo avviciniamo al naso inebriandoci con il suo odore. Ci piace! Siamo felici che ce lo abbiano regalato. Iniziamo ad usarlo spesso e dopo un po’ compare qualche buchetto. Notiamo allora che è invecchiato, eccome se è invecchiato! Il colore non è più acceso e anche la sua forma si è modificata, solo che noi non ce ne eravamo accorti prima d’ora…è come se lo vedessimo adesso per la prima volta. Quando ce lo hanno regalato lo abbiamo apprezzato e abbiamo iniziato ad usarlo. Poi ce ne siamo dimenticati. Così facendo ci siamo persi tutti i piccoli mutamenti che hanno fatto del nostro nuovissimo maglione un rottame .
Cosa è accaduto? E’ accaduto che lo abbiamo usato quotidianamente, ma abbiamo veramente visto il maglione solo in due momenti: quando ce lo hanno regalato e quando si è rotto. Solo allora lo abbiamo guardato come fosse la prima volta: con curiosità. Questo atteggiamento è ciò che viene definito nella pratica zen “mente del principiante”. Solo quando adottiamo questo atteggiamento vediamo le cose e le persone per quello che sono. Quando invece l’abitudine ci porta a pensare di conoscere a fondo qualcosa o qualcuno, pensiamo da “esperti”, non più da principianti e non vediamo veramente nulla! Ci basiamo sull’esperienza, su ciò che già sappiamo e non cogliamo i mutamenti che sopraggiungono col passare del tempo. Questo ci permette di proseguire senza intoppi nelle nostre vite, fino a un certo punto, finché non accade che il maglione si rompe.
Questo non accade solo con gli oggetti ma anche con le persone, tante volte infatti ci sembra tutto ad un tratto di non conoscere più la persona che abbiamo sposato. Come è accaduto? Semplice… abbiamo smesso di guardarla veramente, l’abbiamo inserita nella nostra routine e non le abbiamo più prestato attenzione curiosa. I mutamenti si sono sommati ed ecco che ci ritroviamo a condividere la vita con una persona estranea. Abbiamo commesso l’errore dell’ esperto, di colui che guarda la realtà attraverso il filtro statico delle sue teorie e non coglie che la realtà muta in continuazione. Questo è purtroppo l’atteggiamento che la maggior parte di noi tiene quasi sempre, in ogni momento e circostanza della vita.
Vi invito quindi a coltivare la mente del principiante, osservando ogni tanto le cose e le persone per noi importanti come se fosse la prima volta.
Approcciamoci ai problemi di sempre come se fosse la prima volta che si presentano, chiediamoci se stiamo guardando le cose intorno a noi con il filtro della nostra esperienza e delle nostre opinioni, oppure se stiamo guardando con curiosità, pronti a cogliere la realtà per quella che è.
Guardare la vita usando la mente del principiante ci aiuta ad essere più efficaci nella gestione dei nostri problemi e, cosa non meno importante, tiene vivo in noi un atteggiamento di sorpresa, di meraviglia. E la sorpresa è la metà del piacere di ricevere un dono!

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TAG:
FeliceMente psicologia Valentina Aletti

ultimo aggiornamento: 22-02-2015


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