LUCCA. “L’approvazione da parte del consiglio provinciale di un ordine del giorno contrario al Piano paesaggistico della regione è un atto grave per l’ambiente e di ostacolo ad una proposta alternativa di sviluppo, sostenibile e moderna La maggioranza di centro sinistra di cui Sel fa parte ha respinto la mia proposta di un consiglio provinciale aperto in cui tutti potevano parlare, le imprese, i comitati , le associazioni ambientaliste e le istituzioni”.

Lo scrive il consigliere provinciale di SEL per la federazione Lucchese, Paolo Barsanti.

“Si è imposta una tale modalità per esigenze di partito ( il PD ) e far pressione sulla regione, in particolare sull’assessore all’urbanistica curatrice del Piano Marson, presentando al Consiglio provinciale un documento sottoscritto, udite bene , da tutti i partiti dal Pd alla Lega, dai Comunisti italiani a Forza Italia.

Il Piano paesaggistico, uno strumento indispensabile richiesto da tempo, era già stato rivisto per andare incontro alle esigenze delle imprese.

Nell’attuale stesura non contiene prescrizioni e limiti insormontabili da aziende moderne ed efficienti. Questo non basta: si chiede tutto. Continuare a scavare in cave aperte, riaprire cave dismesse, continuare a lavorare, fino a farle crollare, le creste oltre i 1200. Tutto questo all’interno e nelle aree contigue del Parco delle Apuane: le premesse di uno scempio.

E’ stata una brutta decisione quella del Consiglio provinciale di ieri, a cui il rappresentante di Sel, tirato per la giacca e pressato da varie parti, non ha aderito”.

 

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