FORTE DEI MARMI. L’amministrazione comunale ha approvato l’adesione alla “Carta etica dello sport” promossa dalla Regione Toscana. Quindici articoli chiari e concisi che affermano il diritto di tutti a fare sport per stare bene, che definiscono la pratica dello sport “componente essenziale nel processo educativo” e la lealtà, ovvero il fair play fondamentale in ogni disciplina sportiva sia a livello dilettantistico che professionistico, sono i fondamenti di questo documento.

“Il nostro Comune – spiegano l’assessore alla partecipazione Alessio Felici e il consigliere delegato allo sport Lorenzo Lucacchini- si impegna a condividere totalmente questi principi e ad essere inserito nell’elenco regionale dei soggetti aderenti, nonché a diffondere e promuovere il documento. Una specie di vademecum etico comportamentale per chi si dedica a questa salutare disciplina”. Fra i vari articoli della Carta Etica, il primo recita che lo sport è un gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità, intesa come benessere psico fisico e piacere di stare insieme agli altri. Il secondo stabilisce che tutti hanno diritto a fare sport per stare bene e il terzo che “ogni sport ha le proprie regole ed il loro rispetto è essenziale per il corretto svolgimento della pratica sportiva. Al pari di queste, devono essere ugualmente osservati e fatti propri i principi che, sebbene non esplicitati nei regolamenti, danno un senso etico allo sport. “La lealtà è fondamentale in ogni disciplina sportiva, praticata sia a livello dilettantistico che professionistico” è il dogma del quarto articolo, mentre “la pratica dello sport è componente essenziale nel processo educativo” è quello del quinto.

“La condivisione di regole comuni, l’elaborazione della sconfitta e l’esclusione di ogni comportamento teso a umiliare gli avversari, hanno un fondamentale valore nella formazione dell’individuo” e sono i concetti espressi nel sesto articolo. Man mano che procede,  la Carta etica tocca tutti  i più importanti buoni comportamenti, che vanno dal considerare ogni forma di doping violazione dei principi dello sport (art 8), all’incentivare l’attività sportiva anche in età avanzata, in quanto favorisce la conservazione dello stato di salute e la prevenzione delle patologie dell’invecchiamento (art13). Infine, termina con l’articolo 15, che recita testualmente: chiunque esercita una funzione educativa e di tutela nei confronti di chi pratica sport è tenuto a guidarne l’impegno psicofisico nel rispetto della centralità, affermata dalla Costituzione, della persona umana.

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La Pineta Pizzo del Giannino intitolata a Emilio Tarabella

“Niente paura, Scrivi! Don’t be afraid Write!”. In piazza Garibaldi un pannello per esprimere i propri pensieri