50 sfumature di capelli grigi… il sesso nell’anziano

VERSILIA. Nuovo appuntamento con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti.

50 sfumature di capelli grigi…il sesso nell’anziano.

Quando l’età avanza la coppia riesce a sentirsi ancora bene nell’intimità? Ed è lecito che lo sia?
Gli studi interessati al rapporto tra invecchiamento e funzione sessuale dicono di si, tuttavia con qualche riserva.
Poichè il rapporto intimo completo è solo una parte della più ampia vita sessuale di coppia, con il passare degli anni nei partner emerge tutta l’importanza di coltivare quelle manifestazioni affettive corporee in grado di compensare ciò che è frequente definito come “qualcosa di perso”.
L’ingresso nell’anzianità è ufficialmente stabilito dopo i sessantacinque anni anche se le scienze umane trattano il quesito con prudenza e preferiscono esprimersi con concetti generali tipo stato di salute fisico e mentale. Di fatto arriva il giorno che, con una certa dose di realismo, ogni coppia si colloca da se dentro, fuori o a cavallo del confine temporale “non più giovane”.

È evidente per tutti che l’avanzare dell’età comporta cambiamenti anatomici e funzionali, ad esempio nella fascia tra i sessanta e gli ottant’anni aumenta l’impotenza organica maschile di espletare l’atto coitale. Tuttavia le ricerche dimostrano che la sessualità trae giovamento dall’esercizio e che ci sono variazioni individuali molto ampie sia per la frequenza sia per la qualità delle prestazioni sessuali.
Quindi, tranne rarissimi casi in cui la pratica sessuale dura tutta la vita, normalmente si ha un decremento graduale e la coppia finisce per cercare nuovi adattamenti compensatori dell’intimità sessuale.
Ma vediamo almeno tre raggruppamenti di coppie anziane che si possono ritrovare in questo mare di variabilità:
Le coppie inibite: sono caratterizzate più da evidenze asessuali che sessuali, vivono un malessere sessuale legato all’età, volendolo nascondere o provandone vergogna, sopportano sofferenze e paure potenzialmente ridimensionabili e mantengono sotto discreto silenzio il senso di colpa e di vergogna per avere ancora pulsioni ed esigenze sessuali.

Questa tipologia di coppia di anziani tende a giustificare l’assenza di scambi di intimità facendo riferimento a fatti sociali, malattie ecc. che gli impediscono una pratica sessuale. Talvolta in questi casi la coppia ha proprio un senso di avversione per il sesso considerandolo sgradevole e incongruo all’età per cui riprovevole. La coppia non arriva da sola a questi risultati qualitativamente scadenti, più fattori la condizionano dall’esterno come la retrocultura, i dettami religiosi, i figli quarantenni ancora in casa, la coabitazione con figli sposati, l’ingerenza dei nipoti ecc.
Le coppie esagerate: sono quelle che non riescono a capacitarsi della loro condizione di invecchiamento. Pongono solitamente un forte accento sulla forma fisica in senso stretto e insieme al fitness, le prestazioni sessuali sono gli elementi più importanti della loro relazione di coppia.

Da un’indagine Abacus realizzata su 322 italiani fra i 56 e i 70 anni (50% donne e 50% uomini), risulta che il 29% degli uomini intervistati sarebbe disposto ad assumere pillole anti-impotenza pur di soddisfare la partner. Queste coppie sono capaci di tener testa alle differenze sessuali dovute all’invecchiamento fisico e nella loro intimità giocano una sessualità disinibita. Di conseguenza, difficilmente fanno passare sotto silenzio le loro insoddisfazioni, ne parlano, cercano conforto e sostegno a vicenda e si tengono informati su nuove terapie che fanno al caso loro. Insomma, dopo tanti anni che vivono insieme, sono capaci di tenere vivo il gioco dell’amore.
Le coppie equilibrate: sono quelle che pensano che il vecchio possa essere anche un po’ nuovo.
Alcune coppie anziane infatti hanno letteralmente conquistato la loro intimità divenendo consapevoli che l’esercizio della sessualità esprime una condizione di benessere fisico e psichico, che rappresenta un fondamento irrinunciabile della loro relazione affettiva.

Le coppie equilibrate giocano le risorse interne più sulla seduzione reciproca che sulla prestanza fisica in se stessa, si mantengono complici nella quotidianità, con i figli, i parenti e gli amici; sanno che il loro legame è inconfondibile, così come la loro appartenenza.
Qualora insorga uno stato di malattia in uno dei due partner, le coppie equilibrate dispongono di un immaginario comune sufficiente ricco e versatile, per cui sono in grado di affrontare il momento di malattia senza abbandonare le manifestazioni affettive, rendendo in qualche modo ancora creativo il rapporto intimo esistente.

Per cui abbandoniamo ciò che è ahimè comune nell’immaginario collettivo, ovvero che i vecchi non hanno e non devono avere desideri e attività sessuale. La sessualità non ha solo una funzione riproduttiva ma anzi è un importante indicatore del benessere fisico e psichico di una persona e di una coppia a tutte le età!

Felicemente

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a:  [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy

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ultimo aggiornamento: 03-03-2015


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